Adriano, se il sostituto di Bonera è Silvestre, la difesa poi è a posto così? Ecco, però, perché spendere oggi per Honda è una vera follia

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Editorialista per IlSussidiario.net, collabora con La Gazzetta dello Sport e Il Giornale. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel.

C. Pradelli - Direttore SpazioMilan.it
C. Pradelli – Direttore SpazioMilan.it

Adriano Galliani è preoccupato. E di sé è già una notizia se parliamo di un dirigente che il calcio lo mastica da trent’anni e che di trattative ne ha chiuse a grappoli sia nei tempi d’oro che ai nostri giorni. Lo preoccupano le condizioni di Robinho, ma da ieri non lo fanno certo star tranquillo anche quelle di Daniele Bonera, che sarà costretto ad uno stop forzato di almeno due mesi pieni. L’interista Silvestre non è certo un sostituto che scalda i cuori, ma deve far pensare ancora una volta alla facilità con cui l’ad sia riuscito a mettersi d’accordo con l’amico Preziosi e a deviare il futuro dell’argentino dall’ormai probabile Genova alla Milano rossonera. Nulla è ancora definito, anche se l’accordo col giocatore è stato già ampiamente trovato senza particolari intoppi: quel che è certo è che il Milan ha bisogno subito di un centrale, data anche la non perfetta forma di Zapata che Massimiliano Allegri ha preferito non rischiare a Reggio Emilia e a Valencia nelle prime amichevoli stagionali.

La ricerca istantanea di un sostituto per Bonera, aspetto da non sottovalutare, farà cadere automaticamente la suggestione Ranocchia, destinato ad essere uno dei colpi last minute post qualificazione Champions. Con Silvestre, non è difficile pronosticarlo, il mercato della terza linea sarà definitivamente chiuso e a quel punto i trenta milioni di fine agosto rischiano pesantemente di essere investiti solo per un decimo: le buone indicazioni di Valencia hanno già messo in moto la macchina dirigenziale per velocizzare l’acquisto dell’intero cartellino di Andrea Poli. Altri tre milioni che potrebbero essere ammortizzati dall’approdo (in prestito) di Niang all’ombra della Lanterna. E poi? E poi non c’è molto altro da attendere, con la crudezza che, per una volta, vede convergenti le posizioni del tifoso e dell’addetto ai lavori.

Tralasciamo ancora per un po’ l’affare Honda, destinato oggi più che mai ad arrivare in Italia a gennaio: se ci pensiamo bene, sborseremmo cinque milioni di euro per averlo cinque mesi prima. È come se pagassimo una sorta di prestito la bellezza di un milione al mese: francamente inaccettabile. Un’operazione senza senso per qualsiasi tipo di cassa, da quelle in mano agli sceicchi a quella rossonera in stile spending review. Tornando per l’ultima volta al capitolo difesa, argomento più che mai d’attualità in quest’ultimo lunedì di luglio, dispiace che l'”occasione Bonera” non abbia fatto il Galliani “ladro”: la virata su una riserva dell’Inter, peraltro epurata da Walter Mazzarri, è un altro colpo basso senza “se” e senza “ma”. In un momento storico in cui i Nesta e i Maldini sono fuori produzione, un innocuo Ranocchia avrebbe potuto riaccendere un po’ la fantasia. Bastava un piccolo sforzo. Peccato.

Twitter: @Chrisbad87

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