Al-Khelaifi (presidente PSG) frena: “Sakho vuole andare via, ma farò qualsiasi cosa per trattenerlo”

Al-KhelaifiIl mercato passa dalla Champions, sicurezza e forse anche provocazione di Allegri ieri in conferenza stampa, ma al momento si registrano ancora ben poche mosse concrete mentre nomi inseguiti cambiano sì casacca, ma non per il Milan. Che il 2 settembre arrivi presto, viste le sofferenze di quest’estate: avrà pensato qualcuno… Non solo Tevez, adesso anche Ljajic: prima la Juventus, poi la Roma. Si rimane in Italia, ma i rossoneri vengono defilati per “promesse non mantenute” (nel primo caso il tradimento c’è stato per davvero) o scartati (nel caso dell’attaccante serbo il problema è stato il muro dei Della Valle a Galliani). Probabilmente avverrà lo stesso anche per Sakho.

Il difensore centrale di 23 anni del PSG, infatti, nella sostanza, meno nella forma, è vicino alla cessione: Thiago Silva, Marquinhos e Alex sono preferiti dal nuovo allenatore Blanc e lo spazio per scendere in campo è davvero ridotto. Emblematico lo scorso weekend, con Sakho in tribuna nella trasferta di Nantes. Il Milan, non è la prima volta, si è fatto avanti ma con poca decisione. Mamadou piace, interessa ma solo ad un certo prezzo, che non accontenta i francesi (che chiederebbero 10 milioni, con la soluzione del prestito possibile). E così arrivano i rinforzi, o meglio, nuovi pretendenti. La Roma, che in queste ore avrà un contatto con il club parigino, diventata avversario di trattative (in corsa anche per Astori) del Diavolo, e il Liverpool, che ad oggi è la squadra in pole per l’acquisto.

Attenzione però alle parole di Al-Khelaifi, presidente del PSG, riportate da L’Equipe, in merito: “Sakho è un ragazzo cresciuto nel nostro club, un po’ come Gerrard al Liverpool. Un giocatore che ho difficoltà a immaginare con un’altra maglia. Sono un po’ sorpreso dalla sua voglia di trasferirsi. Ho parlato con lui, sa cosa voglio fare, voglio trattenerlo con noi e cercherò di far tutto pur di riuscirci”. Il Milan, anche in questo caso, non sembra comunque voler fare nessuno sforzo, o forse non può. La priorità è proprio in questo reparto, ma c’è poca chiarezza su quello che si vuole fare da domani, in caso di qualificazione in Champions, a lunedì prossimo fino alle 23.

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