Faraone di “nome” e di fatto. Prandelli svela: “E’ un ragazzo enigmatico”

Balotelli_italiaSi rischia di essere ripetitivi e forse un po’ troppo paranoici nel parlare continuamente della crisi di Stephan El Shaarawy. Ormai la sua storia è stata scritta e raccontata in tutte le salse, qualcuno ha provato già a prevederne l’epilogo, senza dare neppure al campo il diritto di replica. Eppure, c’è ancora chi crede sinceramente nel Faraone, pur non avendolo messo in cima alle sue scelte degli ultimi tempi.

Questo qualcuno è Cesare Prandelli che, però, fiducia a parte, non nega la presenza di complicazioni derivanti dal carattere chiuso e a tratti un po’ ambiguo del giovane rossonero. Queste le sue parole presenti su ‘La Gazzetta dello Sport’ di questa mattina: “Ho chiamato El Shaarawy in Nazionale quando non giocava col Milan. Ma è un ragazzo enigmatico, deve fare uscire le sue emozioni. Su di lui c’è molto lavoro da fare”. 

Parole al miele, invece, per Mario Balotelli: “Tutti gli osservatori stranieri dicono: è l’uomo che può far vincere l’Italia. E’ così, davvero. Martedì è successo qualcosa di nuovo: Mario che sbaglia dei gol, non si lascia vincere dal nervosismo, rimane concentrato e poi fa cose di grandissime qualità. Decisive”. 

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