Dal Real Madrid, sfavoriti e vittoriosi, al Barcellona: quattro anni dall’impresa del Bernabeu

Milan BarcellonaDal 21 ottobre 2009 sono passati quattro anni, intensi e pieni di soddisfazioni ma anche tesi e travagliati. Quel giorno sarà ricordato per sempre come uno dei migliori degli ultimi anni rossoneri, partiti sfavoriti alla volta di Madrid e tornati vittoriosi. Non era una situazione tanto diversa da quella odierna, di diverso ci sarà sicuramente l’avversario ma non solo. La squadra che avrà a disposizione Allegri non è nemmeno paragonabile a quella che aveva a disposizione Leonardo. Il tecnico carioca partì con un modulo spregiudicato, lo stesso che potrebbe schierare domani il tecnico toscano, ma gli interpreti quella sera erano diversi e fecero la differenza. Un 4-3-2-1: con Ronaldinho dietro a Pato ed Inzaghi, alle spalle Pirlo e Seedorf supportati da Ambrosini e una difesa solida con Thiago Silva, Nesta, Zambrotta e Oddo.

L’unica nota dolente fu Dida che grazie ad una papera propiziò la prima rete del Real Madrid. Tiro debole e centrale di Granero che il brasiliano prima blocca senza apparenti difficoltà e poi si lascia sfuggire. Il pallone, scivolando a terra, colpisce il ginocchio del portiere e ritorna giocabile per Raul. Il bomber spagnolo non perde tempo, lo raccoglie e sigla  l’1-0. Nel secondo tempo il Milan si sveglia e pareggia i conti con Pirlo con un tiro dalla distanza, prima di andare in vantaggio con Pato. L’ex attaccante rossonero sigla anche il 3-2 finale dopo il temporaneo pareggio di Drenthe. Il Milan vinse, complice anche il netto calo delle merengues che nel dopo partita attribuirono la causa della sconfitta all’assenza di Cristiano Ronaldo. Il portoghese era assente ma in campo c’era Kakà che rimase nell’anonimato per tutto l’incontro. Domani però dal brasiliano ci si aspetta una prestazione maiuscola per ripetere l’impresa di quattro anni fa.

A San Siro. non ci saranno in campo giocatori del calibro di Pirlo, Seedorf, Dinho ed Inzaghi, campioni affermati e nel  picco più alto della loro carriera, ma ci saranno giocatori che sono in cerca di conferme e affermazioni a livello europeo e non solo. Ultimamente la squadra di Allegri sta faticando anche in campionato, occupati ad inseguire squadre ben più forti ed attrezzate di quella rossonera; il divario con il Barcellona non è nemmeno misurabile. I blaugrana ci temono o sono solo paure di facciata? Quello che conta è ciò che domani i rossoneri riusciranno a dare sul campo. I pronostici danno per vittoriosi gli spagnoli, teoricamente non dovrebbe nemmeno esserci partita; la differenza sul piano tecnico tattico non è nemmeno misurabile per colmarla è necessaria una prova di cuore e carattere.

Impostazioni privacy