Italia, cuore Balo non basta

Montolivo_italia_armeniaUn’Italia assolutamente sottotono inciampa in un pareggio interno, per 2-2, contro l’Armenia, al San Paolo, e adesso rischia seriamente di non essere testa di serie al Mondiale brasiliano, con tutti i pericoli che ciò comporta. Gli azzurri partono col piede sbagliato, disputano un primo quarto d’ora molto opaco, compiendo diversi errori in disimpegno. Decisivo è quello di Aquilani al 6’, che spiana la strada a Movsisyan, che con un tiro preciso a fil di palo trafigge Marchetti. Armenia clamorosamente in vantaggio e Italia in bambola.

I ragazzi di Prandelli, però, reagiscono quasi subito e schiacciano gli Armeni nella loro metà campo. Merito della vivacità dei due giovani della nostra Nazionale, Insigne e Florenzi, che al 25’ confezionano la rete del pareggio: perfetto inserimento del romanista, lo vede l’attaccante del Napoli, che pennella un perfetto pallone in mezzo, stacco di testa di Florenzi e palla in rete. L’Italia continua a spingere, mentre Insigne seguita a deliziare il proprio pubblico con giocate d’alta classe. Il gol però non arriva e gli azzurri calano leggermente prima del riposo, senza però subire eccessivamente.

Il secondo tempo inizia con l’attesissimo ingresso in campo di Mario Balotelli al posto di Osvaldo. L’attaccante rossonero è acclamato a più riprese dal pubblico di Napoli e lui risponde con un’insolita generosità in campo. Tuttavia, l’Italia non riesce a fare il proprio gioco e viene punita ancora una volta da un colpo di testa. Questa volta a segnare è il giocatore di maggior talento degli Armeni, Mikhitaryan, che non per niente milita nel Borussia Dortmund.

Gli azzurri si svegliano di nuovo troppo tardi, in tempo soltanto per ottenere il pari grazie a un gol di Balotelli, splendidamente imbeccato da una verticalizzazione di prima intenzione di Andrea Pirlo. Pur giocando con quattro attaccanti di ruolo, però, la squadra di Prandelli non riesce più a rendersi pericolosa, se non con una grande azione di SuperMario in solitaria, che sfiora di pochissimo il palo. Termina 2-2 e adesso si rischia di beccare una grande subito nel girone mondiale.

Per quanto riguarda i rossoneri, sono scesi in campo dal primo minuto Montolivo, l’unico insieme a Osvaldo a partire dal’inizio in entrambe le partite di questa settimana, e Abate. Il centrocampista ha disputato una discreta partita, inserendosi diverse volte, soprattutto sul settore di destra nel primo tempo, e mostrando una certa vivacità. È poi calato nella ripresa. Estremamente altalenante, invece, Abate, che ha alternato, appunto, la solita corsa e spinta offensiva ad alcuni errori difensivi. Stranamente poco reattivo quando si è trattato di crossare. Ancora non è in forma e si è visto.

Di tutt’altro spessore i 40’ giocati da Balotelli. Pur non essendo al meglio, SuperMario è entrato in campo con un’incredibile grinta, forse caricato dai 22 mila del San Paolo che lo hanno acclamato a più riprese. Esemplare, a pochi minuti dall’ingresso in campo, il recupero con il quale è andato a chiudere su un giocatore armeno, sostituendosi ad Abate che si era portato in proiezione offensiva. Mostra una grande generosità e tanta corsa, che culminano con il meritatissimo gol, il dodicesimo, che consolida il suo primato di miglior realizzatore dell’Italia prandelliana. Strepitosa la sgroppata a due minuti dalla fine, quando si invola palla al piede tallonato da quattro avversari e fallisce di un nonnulla il gol che sarebbe valso la vittoria. Encomiabile.

Impostazioni privacy