Tre botti per sbloccarsi anche in campionato: ora avanti così!

Nel lunch match della 14ma di Serie A, il Milan ottiene una vittoria importante e nel complesso meritata, che fa morale e soprattutto classifica. L’inizio, però, è tutt’altro che positivo: Balotelli scende in campo con superficialità e indolenza, mentre Nocerino e Montolivo si spingono in avanti senza efficacia e non badano alla fase di copertura, tanto che il Catania riesce a difendersi con ordine e trova il gol del vantaggio dopo un’azione casuale e fortunosa. Ma dopo la rete di Castro, il Diavolo si sveglia. Uscire dal Massimino senza i tre punti significherebbe rimanere coinvolti nella zona retrocessione e non aver fatto tesoro degli errori commessi durante le partite precedenti. Ecco allora che Montolivo sale in cattedra: inizia a ripiegare con regolarità, aiutando De Jong in fase di interdizione, e trova il pareggio con un grande inserimento. Sulle fasce, Emanuelson (autore dell’assist del gol dell’uno a uno) e Poli riescono a cavarsela e a proporre con puntualità, mentre Bonera annulla Maxi Lopez e Silvestre fa il suo dovere con dignità.

Nella ripresa il Milan si impossessa della metà campo e lotta con determinazione, componente che era mancata negli incontri precedenti la sfida di Celtic Park: il Catania resiste per tutto il primo tempo ma non riesce a ripartire e inizia a calare sul lungo andare. E’ il momento della svolta, è il momento di colpire. Peccato che Balotelli fallisca tre nitide occasioni. L’ennesima prova da dimenticare? In apparenza sì, ma non nella sostanza. Scoccata l’ora di gioco, Mario capisce di doversi svegliare, di dover cambiare registro e di dover cambiare le sorti dell’incontro. E su calcio di punizione, lascia partire un bolide beffardo, che termina in rete dopo aver picchiato a terra e dopo aver trovato una fragile opposizione di un’ingenua barriera. E’ il gol del sorpasso. Il Catania resta in inferiorità numerica ma, sfruttando l’inettitudine di un Nocerino svogliato e mai deciso nei contrasti e di un Birsa per nulla incisivo, riesce a costruire qualche occasione. Ma Daniele Bonera, spesso criticato senza motivo, è impeccabile. E in contropiede, un Kakà che non disputa una delle sue migliori prestazioni riscatta al meglio la propria partita, sfrecciando sulla destra come ai vecchi tempi e fulminando Andujar con un destro potente e preciso. E’ la fine.

Il Milan torna alla vittoria in campionato e in trasferta, allontanando gli spettri della crisi e della retrocessione. Ora è vietato smarrire il filo conduttore. Bisogna trovare continuità, proseguire sulla buona strada (intrapresa da martedì sera). Solo così facendo, cercando sempre di migliorare e dando il massimo in ogni situazione, si può dare un’identità a una stagione al momento scialba e incolore.

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