Mangia: “Daremo tutto, per noi è un momento di crescita. Le voci sul Milan? Son discorsi passati, inutile tornarci”

Ha lasciato la Nazionale per divergenze sul progetto, e il mercato lo ha avvicinato più volte al Milan di un Allegri sempre traballante. E domani, Devis Mangia, a San Siro ci andrà davvero, perché il suo Spezia ha incrociato sul cammino di Coppa Italia proprio la squadra rossonera. Di questo ed altro l’ex ct dell’Under 21 ha parlato in un’intervista alla Gazzetta della Sport: “Ironia della sorte, c’è il Milan, che bella cosa. Tutti noi siamo contenti di andare a San Siro a sfidare una grande squadra. Dobbiamo viverla come una grande  esperienza, un momento di crescita. Daremo tutto, che è la caratteristica che ci chiedono società e tifosi. Si, non ci chiedono di vincere ma di spremerci al massimo per onorare una maglia importante”.

Sulle voci della scorsa estate: “Son discorsi chiusi, passati, inutile tornarci. C’è questa casualità di incontrare il Milan nel momento in cui ha fatto una scelta di discontinuità. Non è nè un vantaggio nè uno svantaggio. Il Milan è il Milan, a prescindere. Parlai col Milan? Lo ripeto, inutile parlare di cose passate. Tra l’altro non ho detto nulla nemmeno in estate”.

E ancora: “Vincere per mettermi in mostra con il Milan? Non mi è mai passato per la testa questo pensiero. Io devo guardare allo Spezia e voglio fare bella figura per il mio club, non penso a secondi fini. E’ una partita che ci serve per confrontarci con un livello più alto e per trovare spunti per crescere. Poi se avremo la minima possibilità di vincere, mica la buttiamo via”.

Sul momento del Milan: “Ci sono certe stagioni che nascono storte ed è difficile raddrizzarle. Ma non c’è nulla da dire sulla competenza della società e sulle qualità di Allegri e dei giocatori”.

Pentito di non aver aspettato la serie A? “No, sono soddisfatto della scelta, convinto che sia la strada giusta. Qui non mi hanno chiesto risultati ma di portare idee su tutti i punti di vista tecnico-tattici. Ciò che cercavo. Per questo ho preferito fare un passo indietro: per la possibilità di costruire qualcosa. Non sarò mai un gestore. Quando lo diventerò, forse sarà ora di smettere”.

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