Petagna 10 e lode, ma è proprio la Primavera il suo posto?

Ieri sul campo del Vismara è arrivata la prima vittoria nel nuovo anno per Mister Inzaghi e i suoi ragazzi. Alle porte del Torneo di Viareggio i rossoneri battono il Chievo per 4-2 e accorciano le distanze in classifica, superando proprio i veneti e portandosi a due punti dal secondo posto occupato dall’Inter. Il match ha visto inoltre schierati in campo due “ospiti” d’eccezione, Bryan Cristante e Andrea Petagna.

Proprio l’attaccante rossonero, dopo aver provato a dare una svolta nei minuti finali della sfida di sabato Sera contro il Torino, è stato l’asso nella manica della formazione di Inzaghi. La sua presenza e quella di Cristante hanno dato sicurezza a tutta la squadra e trascinato il gruppo alla vittoria. Ottima l’intesa tra Andrea e il compagno di reparto Di Molfetta, che sotto porta hanno fatto disperare la difesa giallo-blu. L’atteggiamento portato in campo dal numero 37 rossonero è stato esemplare. Per nulla infastidito da quello che potrebbe essere considerato un passo indietro nel suo percorso di crescita, Petagna ha dato il massimo per tutti i 90′ di gioco, muovendosi, creando spazi, trascinando gli avversari e mettendo a frutto la propria esperienza. Esperienza che lo rende cinico sotto porta sia nell’occasione del primo gol, quando approfitta di una disattenzione della coppia Brunetti-Moschin, sia nell’azione del raddoppio, che smarcato da Di Molfetta non sbaglia a tu per tu col portiere del Chievo.

Si vede che il bomber rossonero ha un altro passo, lui e Cristante svettano rispetto a compagni e avversari, che pur galvanizzati dalla loro presenza mancano ancora del ritmo per arrivare al loro livello. Dopo questa ulteriore prova di maturità dell’attaccante del Milan la speranza è che gli venga dato più spazio anche nell’undici titolare di Mister Seedorf.

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