A Roma è un buon Mario, ecco cosa manca per tornare Super

Nel momento in cui lo speaker ha annunciato la formazione che avrebbe giocato contro la Lazio, i tifosi saranno rimasti sorpresi nell’apprendere che Clarence Seedorf aveva preferito Giampaolo Pazzini a Mario Balotelli nel consueto 4-2-3-1. Dietro l’unica punta, con il compito di gestire la manovra offensiva rossonera, hanno giocato Andrea Poli, Kakà e Keisuke Honda. La scelta del tecnico olandese si è però rivelata infruttuosa minuto dopo minuto, la punta del Milan è rimasta ancora a secco e non segna ormai da due mesi. Il momentaneo 1-0 del numero 22 brasiliano non ha dato tranquillità ai rossoneri e soprattutto non è bastato al Milan per uscire vittorioso dall’Olimpico di Roma.

Il reparto offensivo milanista non è stato pungente a dovere, le idee ci sono ma i problemi in fase realizzativa sono a tratti preoccupanti. Nel secondo tempo qualcosa è cambiato, soprattutto dopo la sostituzione di Honda al 54° per Mario Balotelli. Il numero 45 rossonero ha giocato una buona partita, dimostrando di essere di gran lunga il più in forma e il più pericoloso dei suoi. Lontano da essere il SuperMario che conosciamo, è sicuramente in grado di poter fare la differenza nell’attacco del Milan. Peccato che nel miglior momento del Diavolo, sia proprio la Lazio a trovare la rete del pareggio con Gonzalez. Allo scadere Balotelli è andato anche vicino al pareggio, solo il palo gli ha negato la gioia del gol.

Tutto sommato, è stata una prestazione sufficiente per il bomber rossonero che dovrà replicare nel turno infrasettimanale contro la Fiorentina. L’importante è avere parzialmente recuperato una risorsa così importante come l’ex giocatore del Manchester City, fondamentale per la squadra di Seedorf che nel numero delle realizzazioni ha uno dei maggiori problemi. Al club di Via Aldo Rossi serve che Balotelli si concentri il più possibile sul campionato e non trovi nessuna distrazione. L’ultimo obiettivo stagionale, l’Europa League, è molto lontano ma provarci non costa nulla. Un Balotelli come quello visto contro la Lazio potrà essere molto utile alla causa milanista, un giocatore svogliato e nervoso no.

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