Milan, per lo stadio serve un partner: il modello è la Juventus

“Chi trova un amico, trova un tesoro” veniva interpretato oramai più di trent’anni fa da Bud Spencer e Terence Hill. Nel 1981 come nel 2014, questo celebre titolo cinematografico è entrato nell’immaginario collettivo come sinonimo di fortuna. La stessa, mista ad esperienza, buon senso e lungimiranza che farebbe molto comodo in casa Milan in questo momento. Perché mentre l’ad delegato al ramo sportivo presta la faccia alle telecamere in un magro momento di risultati, l’altro ad progetta il futuro del club partendo dalle fondamenta di una società: lo stadio di proprietà. Ma ci sono i fondi per poter progettare un impianto tutto rossonero?

Che la Dott.ssa Berlusconi si sia già interessata all’area nella quale poter far sorgere lo stadio del Milan, è oramai notizia di sette giorni fa: la zona individuata dall’ad rossonera, infatti, è quella destinata ad Expo. I numeri, però, non lasciano spazio ad interpretazioni: l’area nella quale sorgerà la grande esposizione è quotata intorno agli 800 euro al metro quadro sul mercato. Il Milan, al momento di presentare una richiesta di interesse per lo spazio, ha fatto domanda per 12 ettari di area. A questi 100 milioni per l’acquisizione dell’area, inoltre, vanno aggiunti i costi per lo sviluppo dell’impianto sportivo e delle zone limitrofe allo stadio: le stime parlano di un investimento complessivo di quasi 200 milioni.

Viste le difficoltà economiche del momento è facile ipotizzare che Lady B. sia anche alla ricerca di possibili partner disponibili a investire nell’impianto. Il modello da seguire, unico in Italia per questo motivo, è la Juventus. Il club torinese per poter realizzare il proprio stadio si è affidata ad una società che già aveva collaborato per la realizzazione della sede bianconera, la “Beni Stabili spa”, che dietro una quota di partecipazione si è accollata parte dei costi. La Juventus, inoltre, con la creazione di un’area attorno allo stadio ad hoc per il tifoso della Vecchia Signora ha saputo ammortizzare i costi con store dedicati alla squadra e tour nell’impianto: così, due anni fa, è nato lo “Juventus Stadium”.

Il progetto che ha in mente Barbara Berlusconi ricalca esattamente quello bianconero: cercare un partner economico e solo dopo pianificare l’impianto. Al momento della richiesta di interesse per l’area Expo, a molti sarà sfuggita una clausola riportata nella domanda: la società rossonera, infatti, non è in nessuna maniera vincolata da questa richiesta. E se lo stadio fosse solo un rumor per alzare il valore della società? Il cognome, purtroppo o per fortuna in questi casi, è sempre Berlusconi.

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