Da Constant a Mexes, meno Essien: storie di piccole riscosse personali

Seedorf almeno ci ha provato a rendere il Milan diverso, anche solo rispetto a quello visto con il Parma. E lo ha fatto con le armi a sua disposizione, schierando cinque “nuovi” giocatori che a San Siro una domenica fa non erano stati gettati nella mischia dall’inizio e cambiando 3/4 di difesa (Rami escluso). All’Olimpico però i rossoneri hanno risposto solo a bassa voce, in una sfida, nel complesso, soporifera L’1 a 1 non serve a nessuno, anche se ha un valore leggermente superiore per il Diavolo, che almeno non perde e salva così, per il momento, la panchina dell’olandese. Non solo, in campo rispetto al solito ci sono state delle piccole riscosse personali.

Il primo esempio è Constant, giocatore mediocre e non da (vecchio) Milan, giustamente considerato una riserva e anche uno dei bersagli più colpiti dai tifosi. Nel mercato di gennaio è stato ad un passo dal Napoli, ma il suo no secco ha impedito la cessione in prestito e di conseguenza l’arrivo di Armero: una decisione da rispettare anche se folle sotto diversi aspetti. Con Allegri il posto fisso non ce l’ha quasi mai avuto, con Seedorf ha perso posizioni all’ombra di Emanuelson. Il pessimo rendimento di Urby, però, lo ha rispolverato in occasione di Lazio-Milan. E Constant, a sorpresa, non ha deluso. Anzi, è stato uno dei meno peggio, riuscendo a recuperare la bellezza di 26 palloni: nessuno ha fatto meglio. Candreva è stato limitato abbastanza, ma spesso, come in occasione del cross vincente per il pareggio, è stato libero di fare ciò che voleva. Ha dato sostanza, l’impegno non è mancato, pur non rappresentando né una garanzia per il presente né una risorsa per l’avvenire.

Poi c’è Mexes (22 paloni recuperati), che al di là dei doverosi discorsi sul contratto (in estate è destinato a dire addio), ha superato Rami nel rendimento e proposto anche qualche azione. Non si è limitato al compitino, è stato coraggioso. Pesa, comunque, l’immobilismo sulla sponda di Biglia per Gonzalez. Infine, arriva Essien (20 palloni recuperati). Insufficiente ma meno bloccato, fin troppo falloso ma capace di provare qualche suggerimento in attacco e rarissime conclusioni. Nei primi 45′ è stato imbarazzante, nella ripresa si è manifestato di più. Parliamo di seconde linee, di giocatori sotto accusa e contestati, quelli che, come si dice, devono essere pronti quando capita. Constant, Mexes ed Essien, in maniera diversa e fermandoci solo alla Lazio, ci hanno provato.

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