Terzini sull’ottovolante

Terzini sull’ottovalante. Fin qui il “pacchetto” di fascia del Milan, nel complesso, ha fatto parlare di sé più per le colpe che per i meriti, non ha dato garanzie ed è colpevolmente mancato in fase offensiva. Un problema, non l’unico. Una spinta che non riesce ad essere di sostanza ed una fase difensiva piena di buchi.

Prendiamo De Sciglio, il giocatore che in questo ruolo è senza dubbio il migliore dei rossoneri. Un girone d’andata nascosto per colpa del ginocchio sinistro, poi la lenta ripresa, che non è mai stata ai livelli dell’anno scorso. Il rischio è quello di dare anche solo la sensazione di essersi banalizzato, ma vietato mettere in dubbio le straordinarie doti del giovane ragazzo. La stagione fin qui è stata piena di imprevisti, di sicuro avrà strappato un sorriso beffardo quando a Madrid Seedorf lo ha escluso per “scelta tecnica”. All’orizzonte, comunque, un Mondiale sicuro e le pericolose lusinghe del Real Madrid, che non finiranno qui. Poi c’è Abate, scostante, sottotono ed impreciso, uno dei meno felici dell’arrivo di Seedorf. Non mancherà a Brasile 2014, ma dopo la Nazionale un suo addio al Milan rimane più probabile della permanenza. A sinistra risponde Emanuelson, uomo di fiducia di Seedorf: sempre in campo, quasi a prescindere. E’ spesso stato uno dei peggiori, non a caso il rinnovo che sembrava una formalità solo 2 mesi fa ora è sempre più lontano. Di Constant c’è poco da dire, ormai la panchina è d’abitudine.

Nel calcio moderno gente come loro è chiamata ad un lavoro dispendioso e senza freni, soprattutto in termini di assist e perché no, anche qualche gol. Vedi Lichtsteiner, Maicon, perfino Jonathan, giusto per rimanere in Italia. Mentre al Milan la staticità ed una corsa prevedibile, è necessaria una scossa.

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