Diavolo, vincente e burrascoso

Continua il gran momento in casa Milan, che con la vittoria casalinga di ieri sul Livorno fa cinque successi consecutivi (non succedeva da tre anni) e aggancia il Parma in zona Europa League. Che la squadra toscana sia una compagine modesta non nasconde i meriti di un Milan che da quasi un mese esprime gioco e ottiene risultati, mostrando una compattezza che non si vedeva da mesi e mesi dalle parti di Milanello. Seedorf, dopo alcuni esperimenti tattici dimostratisi fallimentari, ha trovato la quadratura del cerchio. Adesso lo attende la prova del nove, contro la straripante Roma, lanciata all’inseguimento della Juventus, e contro l’Inter, in un derby che si preannuncia quanto mai decisivo. IN RIALZO.

La vittoria contro il Livorno ha più che mai dato una botta proprio ai critici di Seedorf, che in questi giorni si sono fatti sentire soprattutto sulla stampa. Come già sottolineato nell’editoriale del nostro vicedirettore questa mattina, mettere in discussione il tecnico olandese è profondamente scorretto. I risultati parlano chiaro: 29 punti in 15 incontri, con 9 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte e 14 gol subiti, contro un girone di andata, a marca Allegri, fatto di 19 match e 5 successi, 7 pari, 7 sconfitte e ben 30 gol subiti. Per un tecnico alla prima esperienza, con una squadra e soprattutto una società allo sbando, si tratta di un miracolo. E allora risulta quanto meno ridicolo parlare di esonero per un allenatore che sta raggiungendo una posizione insperata a suon di successi. IN RIBASSO.

A essere contro Seedorf è soprattutto certa stampa, che non perde tempo e si affretta a parlare di esonero e malumori per ogni minima “stranezza” vista rispetto alla solita gestione della formazione, come una panchina in più per Abate o una esclusione di Montolivo. Lo spogliatoio, invece, si mostra sempre più unito, tutti si impegnano al massimo in allenamento e la squadra si sta buttando con dedizione verso la causa Europa. Occhio, inoltre, a indicare sempre Galliani come male oscuro. Se la stampa vede tutti questi alti e bassi in casa Milan è perché anche il presidente non è particolarmente soddisfatto dell’ingombranza dell’uomo Seedorf. Se alcuni giornali a grande tiratura stamani hanno potuto scrivere che, nonostante la vittoria schiacciante, il clima rimane pesante è perché allenatore e presidente non si sono sentiti nemmeno per gli auguri di Pasqua, mentre continua a mancare la fiducia della società, che persiste nel non prendere una posizione ufficiale. Seedorf ha dalla sua il sostegno di giocatori e tifosi, ma potrebbe non bastare. Cambiare adesso sarebbe gravissimo. IN RIBASSO.

Tornando all’analisi tattica, tra i grandi meriti del tecnico olandese c’è quello di aver ridato sicurezza e vigore a tutto il reparto arretrato. I rossoneri hanno cominciato a vincere proprio quando Seedorf ha ridisegnato la linea difensiva. Clarence è riuscito a individuare finalmente una coppia centrale e a dargli una continuità. Così Rami e Mexes hanno trovato una grande affinità partita dopo partita, crescendo soprattutto dal punto di vista dell’attenzione. A tutto questo bisogna aggiungere la decisione dell’ex numero 10 milanista di schierare due terzini meno offensivi come Bonera e Constant e la seconda giovinezza vissuta da Abbiati. Il risultato è stato una porta inviolata in 4 match su 5 e un solo gol subito. IN RIALZO.

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