Sei personaggi che hanno perso visibilità, il Milan spreca 5.7 milioni

Nella famosa cena di Arcore dello scorso 2 giugno, la sostanza sancì la conferma (senza rinnovo) di Allegri sulla panchina del Milan, ma nella forma anche una precisa indicazione societaria: la rosa per il 2013/2014 sarà composta al massimo da 25 giocatori. Bastò aspettare meno di 3 mesi e poi la promessa non fu mantenuta. E nemmeno di poco.

La squadra, quest’anno, ha sempre viaggiato ad una media superiore ai 30, il problema è che da gennaio in poi è stato fatto anche di peggio. Qualche acquisto ma soprattutto diverse cessioni non riuscite, se non parzialmente. Matri, Nocerino e Niang, mandati via in prestito ma pronti a tornare a fare numero, visto che nessuno di loro ha reso come i rossoneri speravano: a questo punto, non c’è nemmeno il rischio che Fiorentina, West Ham e Montpellier se li tengano stretti. Parlando però di calciatori a disposizione di Seedorf, colpisce la posizione “invisibile” di almeno sei di loro, a libro paga ma anonimi, in maniera imbarazzante, sul campo. Da Zapata a Birsa, passando per Coppola, Zaccardo, Silvestre e se vogliamo anche Essien. Nel complesso, il Milan sborsa la bellezza di 5.7 milioni di euro in termini di ingaggio. Una follia.

Da questo spiacevole “giochino” rimangono esclusi giovani come Saponara, Cristante e Gabriel, in Prima Squadra ma ahinoi mai proposti con coraggio, come meriterebbero, da nessuno.

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