Cambiano gli ex amici in panchina, ma Kakà resta al centro del Milan

In casa Milan c’è grande fermento per la questione allenatore che non è ancora stata risolta in maniera ufficiale. In attesa di chiarire tutti gli aspetti con Seedorf e dare la guida tecnica a Inzaghi la dirigenza si sta muovendo anche sul fronte mercato.

Poche Le certezze, una di queste si chiama Ricardo Kakà. Il brasiliano dopo un’ottima stagione personale non è riuscito a strappare il biglietto per i mondiali in Brasile. Scolari non ha creduto in lui come invece hanno fatto Allegri e Seedorf e come si presume, farà Super Pippo. Il numero 22 rossonero nel suo contratto ha una clausola che in caso in cui il Milan non avesse conquistato l’Europa lui avrebbe potuto liberarsi dalla società. Le destinazioni più probabili sono gli Stati Uniti (con il LA Galaxy da sempre interessati) o un ritorno in Brasile con il San Paolo, sua prima squadra, pronto a riaccogliere il figliol prodigo.

Il presidente Miguel Aidar avrebbe già incontrato Kakà che si trova in vacanza in Brasile ma riportarlo in sud America appare complicato. Anche perché la volontà di Ricky è quella di restare un’altra stagione al Milan e meno si parla di lui e più le possibilità di vederlo ancora a San Siro restano. Inzaghi si vocifera che voglia giocare con il trequartista e le due punte e in quel ruolo il migliore in rosa è ancora Kakà. Inzaghi lo metterà al centro del suo progetto tecnico, ancora una volta Kakà dovrà far capire ai nuovi arrivati cosa sia indossare questa maglia, è rimasto l’unico vero simbolo e il suo carisma sarà fondamentale anche per aiutare Pippo.

Inzaghi quindi si affiderà ancora una volta a Kakà, come in quella magica notte del 23 maggio 2007 quando sfruttò un meraviglioso assist di Ricky per far piangere di gioia tutto il popolo rossonero.

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