Kakà: “Volevo l’America, ma il mio cuore sarà sempre milanista: siete speciali. Inzaghi, meriti il meglio”

Ricky Kakà lascia il Milan. Il suo secondo abbraccio al mondo rossonero è durato il tempo di un capitolo. E’ stato breve, ma abbastanza. Abbastanza per restituirgli il sorriso, abbastanza per viverlo al massimo in una stagione in cui il massimo è stato purtroppo davvero poco. Abbastanza per rendere ancora più solido un legame che oggi si scinde “consensualmente”, ma che altrettanto univocamente rimarrà sempre forte, anche se sospeso tra ricordi e sentimenti, che di certo non volano via con lui. Ricky è già partito, ma tramite Milan Channel ha voluto salutare tutti i tifosi rossoneri: “Ci siamo presi questi giorni di vacanza per pensare molto alla mia carriera, ai miei progetti personali e alla mia famiglia. Avevo sempre dichiarato di voler giocare un giorno in America, e siamo arrivati a un accordo per farlo il prossimo anno. Volevo che questo cammino però fosse tracciato anche da San Paolo, dove sarò per 6 mesi per poi andare in America. L’Orlando è una nuova avventura per tutti, passo da San Paolo anche per fare il cammino contrario: San Paolo-Milan-Real e Real-Milan-San Paolo, ripercorrendo le grandi squadre della mia carriera. Voglio smentire le voci sulla separazione mia e di Caroline”.

Sulla sua stagione: “E’ stato un anno difficile per tutti come risultati. Ma per me tornare al Milan, fare più di 300 partite e arrivare a 100 gol è stato un traguardo eccezionale. Sono contento della stagione che ho fatto. Volevo mettere altre cose nella mia storia con questa società. Ci tengo a dire che non vado via perché non c’è la Champions. E’ una scelta di vita, di carriera. Non userò più la 22, è il mio ricordo con questa squadra. Ad Orlando avrò la 10 per lasciare questo segno per me e per i milanisti perché questa maglia per me è stata speciale. Per me è stato importante per la mia crescita tornare in una maniera diversa, tornare da giocatore con molta esperienza. E’ stata una stagione davvero speciale per me a livello umano. Io volevo andare al Mondiale e ho fatto di tutto, ma quando ero a Madrid le mie possibilità erano minime, al Milan invece me la sono giocata, ho avuto continuità, ho aiutato la squadra”.

Su Inzaghi e sul futuro del Milan: “Abbiamo sempre avuto feeling e sempre lo avremo. Anche quando ero al Real parlavamo spesso. E’ un mio ex compagno ma anche un amico. E’ una persona che ama il calcio e ama il Milan e gli auguro di fare una grande stagione. Il Milan ha imparato tanto quest’anno e credo che potrà ripartire meglio dedicando tutto il tempo al campionato. Potrà fare bene togliendosi tante soddisfazioni”.

Su Robinho: “Ho parlato con lui ma abbiamo parlato poco del suo futuro. Non so cosa deciderà alla fine, ma come esperienza mia so che sono momenti difficili, fai tanti ragionamenti, non sai cosa succederà, ma gli auguro di prendere la decisione giusta per tutti”.

Sul Brasile ai Mondiali: “Qui sono le 8 del mattino, sono a San Paolo, sto seguendo questo Mondiale, sono contento. Per me è stare un’emozione grandissima portare mio figlio a vedere questo Mondiale, sarebbe stato bello stare in campo ma ho fatto di tutto per esserci e il mister ha fatto altre scelte. E’ stata un’emozione grande per me e per tutta la mia famiglia, tifo Brasile e spero possa arrivare fino in fondo.

Infine, la chiusura ad alto tasso emotivo: “Sono contento di andare in Brasile e fare una nuova esperienza, ma salutare i milanisti, sentire nella mia mente il coro che mi dedicano, tutte queste, mi viene di dire loro che questa è una scelta professionale, di una nuova avventura, ma devono sapere che il mio rapporto con la società, con gli italiani, con tutti quelli che lavorano nel Milan è intatto. Quello che sono diventato io passa molto per l’Italia. Mi dispiace, è un momento difficile per me ma sono contento perché nella mia storia come giocatore ho avuto la soddisfazione di giocare in Italia. Grazie a tutti i milanisti di cuore, sono e sarò sempre un tifoso del Milan. Spero di mandare presto di nuovo il messaggio a Galliani “i campioni dell’Italia siamo noi”. Lascio tanti amici in Italia”.

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