Matri, un futuro (obbligato) al Milan. O anche lui sul mercato?

Ale Matri sì o Ale Matri no? Questa la domanda che Pippo Inzaghi in questi giorni si starà ponendo. Dopo il mancato riscatto di Alberto Paloschi dal Chievo Verona, il Milan si trova con un reparto d’attacco che in quanto a prime punte annovera solo Mario Balotelli e, appunto, Alessandro Matri, quest’ultimo di ritorno dal prestito sfortunato di sei mesi alla Fiorentina. E allora quale sarà il futuro prossimo dell’ex centravanti della Juventus? La società rossonera potrebbe mettere su un gruzzoletto importante, ma comunque di molto inferiore agli undici milioni spesi la scorsa estate per prelevarlo dai bianconeri, provando a metterlo sul mercato.

Ma la questione Matri, così come è (stata) strettamente legata all’affaire Paloschi, rimane altrettanto strettamente legata alla situazione in evoluzione di Mario Balotelli. Un buon Mondiale potrebbe far salire vertiginosamente il prezzo del centravanti bresciano e mettere in vetrina una volta per tutte al mondo intero le sue innate qualità. Del resto le parole di qualche giorno fa del suo procuratore sull’Arsenal e sull’eventuale interessamento del giocatore alla società del nord di Londra, ben fa sperare quella schiera di tifosi rossoneri (ma crediamo che anche in seno alla società diversi siano i sostenitori di questa corrente di pensiero) che ben poco riescono a vedere Balotelli come attaccante principe e simbolo del Milan. In ogni caso, dopo avere ceduto Paloschi, uno almeno fra Balo e Matri dovrà rimanere in rossonero. Chi sarà?

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