Dzemaili-Milan: i pro e i contro

In casa Milan, l’obiettivo numero uno per il centrocampo è Blerim Dzemaili. Il mediano svizzero è in rotta con il Napoli, tanto da non rientrare nei piani di Rafa Benitez, e potrebbe arrivare per una cifra molto inferiore rispetto al suo valore reale. L’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, è pronto a entrare in azione. L’obiettivo è quello di arrivare a Dzemaili con un’offerta non superiore ai cinque milioni, magari accompagnata (e abbassata in maniera ulteriore) dall’inserimento di una contropartita tecnica. Contropartita tecnica che potrebbe essere Michael Essien, reduce da una stagione deludente, in cerca di riscatto e adatto ad agire come schermo davanti alla difesa e stimato dal tecnico dei partenopei.

Torniamo però a Dzemaili che, se arrivasse, porterebbe linfa nuova nella zona nevralgica del terreno di gioco: sarebbe un innesto, nel complesso, utile e gradito. Nato in Macedonia ma in possesso del passaporto svizzero, nonché titolare inamovibile della Nazionale elvetica, il giocatore in questione è un centrocampista duttile e aggressivo. Classe ’86, alto 179 cm per 71 kg, Dzemaili dispone di dinamismo, grinta, resistenza, fisicità, abilità nella fase di rottura e di recupero palla, personalità, propensione all’inserimento e alla conclusione dalla media distanza.

Già, dinanzi a uno scontro in mediana o a un contrasto, l’incontrista svizzero non tira di certo indietro la gamba, anzi, lotta senza timore, con foga e furore, assicurando interdizione, filtro e sostanza, anche a costo di incappare in qualche ammonizione di troppo. Inoltre, in presenza di spazi, non esita a effettuare incursioni nell’area avversaria e a inserirsi tra le linee. Proprio tra le linee, quando possibile, grazie a un piede molto caldo, è solito provare il tiro da fuori. Insomma, un vero e proprio guerriero. Senza ombra di dubbio, nello scacchiere tattico di Inzaghi, Dzemaili dovrebbe essere utilizzato come interno di centrocampo nel 4-3-3.

In questa posizione, sarebbe in grado di esprimersi al meglio e di non accusare cali di rendimento caratterizzati dalle sue due principali pecche: il senso del gioco e l’impostazione delle azioni. A volte capita infatti che lo svizzero si avventuri in inserimenti azzardati, non coprendo al meglio la zona di competenza e concedendo qualche pericolosa azione di rimessa. Niente paura, però. Nel 4-3-3, con due compagni di reparto attenti agli equilibri, la difesa potrebbe soffrire comunque poco e Dzemaili potrebbe rendere senza problemi. Sì, anche perché, pur prediligendo l’incursione, il centrocampista del Napoli cerca sempre di fare il possibile per coprire e interdire. Schierato come interno di centrocampo, infine, lo svizzero non dovrebbe preoccuparsi di impostare gioco, compito che non gli riesce bene e che spetterebbe a uno tra gli altri due centrocampisti.

Che dire, a patto che venga collocato nella posizione giusta, Dzemaili sarebbe un buon acquisto. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma un giocatore capace di assicurare efficacia, continuità di rendimento e anche qualche gol.

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