Iturbe, ci si gioca tutto! Perché non puntare su Taarabt “al risparmio”?

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Conduce con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Negli ultimi anni ci si è ben guardati dal partecipare ad aste per acquistare nuovi giocatori. Difficile competere con squadre che hanno un potenziale economico e/o un fatturato decisamente più ampio di quello rossonero. Tra parametri zero e maxi sconti alla Galliani ci siamo quasi abituati (o rasseganti, dipende dai punti di vista) alla nuova politica societaria così tanto da rimanere increduli davanti alla presunta maxi offerta da 28 milioni di euro per battere la concorrenza della Juventus sul giovane Juan Manuel Iturbe. Una cifra monstre per un talento cristallino, che calza a pennello come esterno di destra nel nuovo 4-3-3 di Filippo Inzaghi.

Se davvero la famiglia Berlusconi fosse pronta ad investire una cifra simile sarebbe un segnale deciso e importante verso il futuro, non ci sarebbe che da sorridere. Ma in ogni famiglia, prima di fare investimenti da capogiro, bisognerebbe guardare in casa propria o poco più in là. Qualcuno lo ha dimenticato, altri no, ma il prestito di Adel Taarabt è scaduto e ogni progetto rossonero su di lui sembra essere finito nel dimenticatoio. Eppure, nello scacchiere di Seedorf il marocchino si era dimostrato duttile e funzionale. Nei 6 mesi a Milano é stato utilizzato diverse volte largo a destra, ruolo in cui ha sfoderato una delle sue migliori partite in Champions, nell’andata degli ottavi contro l’Atletico di Madrid. Sa infiammare San Siro, conosce già l’ambiente e costa molto meno, si parla sempre di una cifra intorno agli 8 milioni di euro per convincere il QPR. Perché no?

Come è vero che lasciare campo libero alla Juventus (comunque in vantaggio) su Iturbe potrebbe essere un errore, così il Napoli che punta dritto su Adel non può e non deve fare meno paura. Ad oggi i bianconeri restano di un altro pianeta e in un’ipotetica corsa verso un posto Champions è più facile che il Milan si trovi a dover battagliare con gli Azzurri. Consegnargli un’arma in più su un piatto d’argento non sarebbe di certo un buon inizio per tornare competitivi.

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