L’agente di Seedorf all’attacco: “Curiose le interviste contro di lui. Ma quando fu esonerato Allegri…”. UPDATE/ Il comunicato del Milan

UPDATE (4 luglio 2014, ore 10.15) – L’A.C. Milan precisa che le interviste di alcuni suoi tesserati, che sembrano aver suscitato lo stupore della Signora Deborah Martin, agente di Clarence Seedorf, sono state rese dai rispettivi autori quale espressione del loro proprio pensiero, senza interventi preventivi di sorta da parte della Società.

22.30 – Deborah Martin all’attacco. Dopo tre settimane dall’esonero di Seedorf, l’agente dell’olandese parla per la prima volta e lancia delle pesanti stoccate contro il Milan ed in particolare contro tutti quei giocatori che nelle ultime settimane hanno manifestato un certo sollievo per il cambio di allenatore, accusando il Professore di non aver saputo tenere in mano lo spogliatoio di Milanello, ultimo Montolivo oggi a Casa Milan.

Ecco le parole riportate da Sportmediaset: “E’ molto curioso che improvvisamente determinati calciatori e altre persone escano fuori con lamentele e cose negative su Seedorf , quando solo qualche mese fa un altro allenatore è stato esonerato e nessuno è stato autorizzato a dire una parola“.

La Martin accusa il Milan di scarso rispetto per una persona che ha dato tutto ai colori rossoneri: “Così come i calciatori non vennero autorizzati a lamentarsi dell’allenatore quando c’erano delle difficoltà. Venne loro chiesto di risolverle con l’allenatore e così è stato. Si ricordi che Seedorf è stato un calciatore del Milan due anni fa, quindi nonostante ciò che si dica conosce il Milan. Ha considerato il Milan una famiglia per più di dieci anni. Conosce bene la struttura della squadra e della società ed anche per questo è stato chiamato a lasciare la carriera da calciatore nonostante fosse amato in Brasile e in procinto di prendere parte a un’altra competizione. Generalmente in club internazionali di questo livello è contro le regole della società per calciatori e impiegati fare questo tipo di dichiarazione senza informare o ottenere il permesso dal club“.

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