De Sciglio: “Un onore diventare capitano del Milan. Sul mercato…”

Sarebbe un onore diventare, un giorno, il capitano del Milan. Chi porta la fascia solleva le coppe? Un motivo in più per indossarla…“. Questo è il Mattia De Sciglio che vorremmo sempre sentire. Il giovane rossonero, al Corriere della Sera, ha parlato di tutto.

Real Madrid, bello… Ma il Milan resiste: “Non ho mai pensato di andare via, semplicemente la scorsa primavera dissi che il calcio di oggi è imprevedibile. Ma sono in uno dei club più forti al mondo e spero che il Milan torni a vincere come ha fatto in passato. Le voci sul Real? Sono concentrato sul Milan. Se i rumors fossero veri, certo mi farebbero piacere. Ma ho altri progetti per il futuro: sto prendendo esempio da quei giocatori d’esperienza che ci sono nello spogliatoio come Abbiati, Bonera e Montolivo, leader di questa squadra“.

Inzaghi-mania: “Ha lavorato sul gruppo e sull’unità di squadra, che l’anno scorso mancava: se c’è unione fuori dal campo, poi i risultati si vedono anche in partita. La sua qualità principale? Trasmetterci entusiasmo. Ci chiede impegno e disponibilità, ma è più permissivo di quello che vuole far credere: essendo stato giocatore, conosce le nostre esigenze“.

Sulla classifica attuale: “Il quarto posto non è nato per caso: è arrivato grazie all’idea di gioco e alle regole di gestione della squadra che il mister ci ha dato, che prima non avevamo, e per la nostra voglia di rivincita dopo l’ottavo posto dello scorso anno. Escluse Roma e Juve, possiamo giocarcela con chiunque. Le ambizioni della squadra sono sempre le stesse. Tornare in Champions League è di fondamentale importanza“.

Sul ruolo: “A sinistra mi sento a casa. Sono destro di piede e potrei giocare anche su quella fascia, ma a sinistra gioco anche in Nazionale. Lì ho più continuità di rendimento. So che da me si pretende tanto perché ho lasciato intravedere le mie doti presto. Solo che ci si aspetta ogni domenica un rendimento sopra la media, invece un calo ogni tanto alla mia età è normale. Ma devo imparare a passare sopra alle critiche“.

Su Balotelli: “Può capitare di attraversare un periodo di difficoltà. E’ già criticato dai suoi nuovi tifosi, ma ha dimostrato cosa è in grado di fare. Ormai ha creato questo personaggio, e qualsiasi situazione è valida per metterlo sotto accusa“.

Predestinato? “Diciamo che rispetto ad altri compagni delle giovanili ho avuto la fortuna di fare il salto diretto dalla Primavera alla prima squadra senza andare in prestito ad altri club: penso a Verdi ora all’Empoli, Simone Andrea Ganz ceduto al Como o Comi all’Avellino. Devo ringraziare Allegri, che mi ha fatto crescere e mi ha dato l’opportunità di mettermi in mostra. In altri tempi non sarebbe stato possibile“.

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