El Shaarawy, la sosta aspettando la ripresa: il Milan ne ha bisogno

Le accelerazioni fulminanti contro la Lazio sono ancora vive nelle memorie di ogni tifoso rossonero. Scatti brucianti palla al piede: El Shaarawy è questo e molto altro, lo ha dimostrato in quattro anni di Milan e di Nazionale. Ma il Faraone, chiamato alla stagione del riscatto dopo un’annata passata totalmente in infermeria, non riesce e trovare quella continuità di prestazioni che farebbero di lui la freccia migliore nell’arco a disposizione di mister Inzaghi. Prima i problemi fisici, adesso le scelte del tecnico lo stanno relegando ai margini di questo nuovo Milan. Ma qualcuno fa il tifo per lui.

Arrivato al Milan quando la cresta era ancora una novità da vedere a San Siro, il giovane El Shaarawy è cresciuto sotto l’ombra (ingombrante, ndr) di Ibrahimovic. Dallo svedese il Faraone ha imparato molto e quando ha avuto l’opportunità di caricarsi il Milan sulle spalle, non si è tirato indietro. Proprio come dovrebbe fare adesso, proprio come tutti i tifosi rossoneri si aspettano. El Shaarawy in queste settimane difficile, nelle quali ufficialmente sta bene ma puntualmente ogni domenica finisce in panchina, ha sempre avuto al suo fianco il supporto dei tifosi che conoscono le sue potenzialità, ma non si capacitano di come un giocatore del genere non riesca ad ingranare la marcia giusta. Questa sosta, dunque, dovrà essere vista come una ripresa nella stagione del Faraone.

Fra dieci giorni il Milan torna in campo a Verona contro l’Hellas e con Menez ko potrebbe esserci spazio dal primo minuto per El Shaarawy. Un’occasione da non sprecare, viste soprattutto le prestazioni degli antagonisti nel ruolo: il francese è intoccabile, Honda non sta sbagliando una partita, Bonaventura è imprescindibile. Faraone, vuoi riprenderti lo scettro? Qualcuno, a San Siro, sta solo aspettando te.

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