Verona vuol dire anche nuovo ds: Sogliano, dove eravamo rimasti?

Verona-Milan non sarà solo l’occasione di prendersi una rivincita, da parte dei rossoneri, dopo la cocente sconfitta della scorsa stagione. Sarà anche e soprattutto un’occasione, un incrocio interessante che vedrà davanti dirigenti di un certo calibro: chi ha fatto la storia del club milanese, Galliani, chi invece la storia potrebbe farla, in un futuro magari prossimo: Sean Sogliano.

Il direttore sportivo della società veronese è da tempo ormai sul taccuino del club di via Aldo Rossi. Le voci su un suo possibile trasferimento a Milano si sono fatte sempre più insistenti soprattutto nel corso dell’ultima annata; quest’estate avrebbe potuto esserci qualcosa di concreto ma alla fine tutto è rimasto tutto come prima. Sogliano è in scadenza di contratto nel 2015 ma a Verona si trova benissimo: ha grandi responsabilità e può gestire completamente e senza costrizioni tutte le operazioni di mercato. Proprio grazie a questa ‘libertà’, Sogliano è stato in grado di dare spazio al suo talento, andando a scovare calciatori promettenti ad un prezzo relativamente basso, magari rivendendoli a costi elevati facendo grandi plusvalenze (l’esempio Iturbe è scontato).

Con Galliani (e probabilmente anche con Barbara Berlusconi), i rapporti sono ottimi: domenica gialloblù e rossoneri si sfideranno sul prato del Bentegodi ma chissà, magari su un altro campo, quello dirigenziale, in qualche ufficio attorno ad un tavolo, potrebbero seriamente incontrarsi i dirigenti protagonisti di questa storia che ha i personaggi ben definiti ma non ancora un lieto fine: quello di vedere Sogliano occupare il ruolo di ds dell’Ac Milan.

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