Alessandro Jacobone in: “Samp-Milan, il tifoso rossonero piange e paga anche una tassa in più…”

Se il cittadino italiano è il più tassato tra quelli dei paesi parte dell’ Unione Europea. Ma quello che le statistiche non dicono, è che tra questi c’e’ una minoranza che ne paga anche di più.

All’Imu e alla Tasi; alle accise, le addizionali e alle imposte di bollo, il cittadino italiano di fede rossonera è costretto a pagarne un’altra, la scarsezza di una rosa non degna di questa società.
Un Milan generoso come il suo giovane ed inesperto allenatore, ha cercato di dimostrare in campo la ritrovata compattezza che ha accompagnato la squadra per la prima parte della stagione. Ha inizialmente pressato e mantenuto corto lo schieramento in campo. Raddoppi e contrasti, avevano inizialmente impaurito una fresca Sampdoria che sta meritatamente gravitando nelle zone alte della classifica.

Il ritorno al falso nove, con buona pace del Mister di Arcore, aveva tolto i punti di riferimento in attacco e regalato lo spazio al Faraone per la realizzazione del suo primo e fantastico goal dopo 622 giorni di digiuno.
Le lacrime di Stephan hanno emozionato la tifoseria milanista e i post “El Sharaawy piangi per noi” hanno raccolto migliaia di “like” in pochi minuti.
Peccato che a far piangere noi tifosi rossoneri ci siano le tasse rossonere sopra citate. Una di queste Daniele Bonera. Non me ne voglia il senatore rossonero ma le sue presenze sono quasi sempre accompagnate da errori decisivi. La fascia al braccio stona come il ketchup messo dagli americani sugli spaghetti e le rivelazioni di Amelia di settimana scorsa, evidenziano come la sua mediocrità non si limiti solo al campo.

Della mediana non parliamo neanche. Un Essien in versione Robinho con gli infradito costringe De Jong ad un doppio lavoro e la poca lucidità porta ad errori come quello dell’olandese sul primo goal blucerchiato.
La mia dura sentenza arriva dopo l’ennesima delusione stagionale. Sì perché chi esce soddisfatto da questa prestazione, può tranquillamente sventolare il cedolino dell’ Inps del calcio. Solo un tifoso vincente in pensione potrebbe accontentarsi dell’ennesima stagione di bivacco nella zona centrale della classifica.

La triste serata di Mercoledì scorso è inoltre stata una delle più buie della storia rossonera. Un buio equiparabile a quello di Marsiglia dove il Milan perse più che una finale della Coppa dei Campioni.
Mentre le altre big d’Europa si godevano la musichetta della Champions, San Siro ha visto i ragazzi giocarsi il Trofeo Berlusconi davanti a poco più di 5000 tifosi, la maggior parte dei quali invitati gratuitamente dagli sponsor.
Silvio Berlusconi ha evidenziato la sua gioia per la vittoria contro il San Lorenzo. E questo spaventa il tifoso rossonero assai di più di quanto possano fare i recenti risultati. Mi ha ricordato la mia cara zia che mi chiamò Lorenzo nonostante il mio nome sia Alessandro da ben quarant’anni.
La frase “un’altra coppa vinta dal mio Milan” stona nella melodia della storia rossonera. E’ ora di cambiare passo altrimenti in bacheca inizieremo a mettere anche le vittorie infrasettimanali a Milanello.

Alessandro Jacobone
Milanisti Non Evoluti @nonevoluto

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