Da super a incostante ed irritante: Menez è lo specchio del Milan

Una sosta di campionato che forse arriva nel momento più opportuno per il Milan di Pippo Inzaghi, un momento in cui la squadra ha bisogno di ricomporre i pezzi e di trarre un primo bilancio di queste prime undici giornate di campionato. I rossoneri hanno conquistato 17 punti che sono frutto di quattro vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. Non un cammino disastroso, ma certamente tutti, dopo le prime due vittorie consecutive ottenute nelle prime due giornate del torneo, si aspettavano qualcosa di più anche nel proseguio. C’è un calciatore rossonero che più di ogni altro descrive e rispecchia al meglio l’andamento della squadra: il suo nome è Jeremy Menez.

Il fantasista francese, infatti, dopo un inizio scintillante condito da magie e numeri incredibili nelle prime due partite contro Lazio e Parma, è andato via via calando nelle successive giornate e non è più riuscito a mettere in campo le giocate mostrate ad inizio stagione. Nell’ultima gara contro la Sampdoria, però, ha realizzato il rigore del pareggio che potrebbe essere un buon viatico per il futuro sia per quel che riguarda la squadra in generale, che per il rendimento del transalpino. Nelle quattro vittorie stagionali della compagine di Inzaghi, infatti, a parte la trasferta di Verona in cui era in panchina, Jeremy è stato quasi sempre il migliore in campo ed il Milan è stato bello e vincente.

Sarà un caso forse, ma il rendimento del Milan è lo specchio di quello del suo fantasista. Incostante, irritante, egoista, impreciso. Sono questi gli aggettivi più diffusi usati per descrivere le prestazioni di Menez dopo Parma (a parte alcuni sprazzi di luce fatti intravedere contro Empoli, Chievo e Sampdoria). Di colpo, quindi, l’ex Psg è tornato ad essere quello che tutti hanno imparato a conoscere nella Roma: capace di grandissime giocate quasi da togliere il fiato, ma allo stesso tempo protagonista, poi, di lunghissimi periodi di buio e incostanza totale. Ora, dopo la sosta ci sarà il derby e Pippo Inzaghi, ma in generale tutto l’ambiente rossonero, aspetta e spera nella sua versione migliore.

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