Milan, il primo mattone per il nuovo stadio. Dopo l’idea, le riflessioni, i colloqui e le verifiche, Barbara Berlusconi ha messo a segno il passo essenziale. Mercoledì scorso, rispettando il programma previsto (clicca QUI), ha consegnato nelle mani dei manager della Fondazione Fiera Milano la proposta rossonera.
La figlia del presidente, dopo aver sondato più livelli del mercato mondiale (anche quello orientale) in cerca di collaborazioni, avrebbe deciso di realizzare l’impianto grazie ad una partnership tutta italiana insieme a Fiera. Il progetto del Milan, secondo La Gazzetta dello Sport, è al vaglio e suscita interesse: 50.000 posti, parcheggi e zone business seminterrati e acustica con pannelli fonoassorbenti esterni per convogliare i suoni all’interno. Quello del Milan, non avendo a disposizione i liquidi necessari, è un disegno globale, nell’affare anche l’acquisizione di locali commerciali e demolizione dei padiglioni per avere a disposizione una zona di circa 70.000 metri quadri, proprio di fronte alla sede di Casa Milan (zona Portello).
Una trattativa comunque lunga e difficile, anche perché esiste un problema da risolvere. Il Milan dovrà necessariamente raggiungere un accordo con il Comune di Milano per modificare il piano regolatore del vecchio polo fieristico e convincere i residenti che la “rivoluzione” non cambierà la qualità della vita.