Il “ponte” ci restituisce la litania Ancelotti. Ma occhio alle sorprese

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano MI-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Prepariamoci ad una settimana all’insegna della litania (o, se preferite, telenovela) chiamata Carlo Ancelotti. No, non è disappunto nei confronti di una presunta scelta della società per la nuova guida tecnica del Milan. Semplicemente, è la consapevolezza di trovarci alla vigilia di nuove giornate alla rincorsa di depistaggi e dichiarazioni fuorvianti senza un obiettivo preciso. Perché resta ancora forte il sospetto che la pista madrilena verso Carletto non sia proprio quella privilegiata. Staremo a vedere.

Se non altro la campagna elettorale è finita. Silvio Berlusconi, che ancora una volta ha ribaltato i più nefasti pronostici, non avrà più bisogno di proclami verso il popolo rossonero. Ergo: torniamo alla realtà dei fatti. E cioè che il Milan attuerà un progetto di ricostruzione senza colpi di testa. Nomi altisonanti arriveranno solo se faranno rima con “buone occasioni”. Diversamente, si cercheranno giocatori validi (stile Bonaventura) in grado di conciliare i due aspetti che ogni grande azienda valuta: qualità e prezzo.

In questo quadro si inserisce anche la ricerca del nuovo allenatore. Occhio, dunque, al nome di Roberto Donadoni, già emerso in passato, ma rimasto sempre sottotraccia. Il curriculum ha tutte le carte in regola per candidarsi al “casting”. Dalla sua, inoltre, ha due caratteristiche: l’immagine di un uomo “pulito” dopo l’esperienza di Parma e il passato rossonero. Non solo. Donadoni non ha pretese economiche faraoniche. E non è nemmeno uno di quelli che detta la lista della spesa alla società mettendo sul piatto le dimissioni, qualora non venisse accontentato. La candidatura c’è. L’intrigo Ancelotti stabilirà quanto possa prendere quota.

Auguri, comunque, a Filippo Inzaghi che, al di là degli errori e dell’inesperienza, merita una carriera ricca di successi. Non si può dimenticare le sue imprese da calciatore e quell’attaccamento alla maglia del Milan che non lo spodesteranno mai dai nostri cuori. La fine della stagione, tuttavia, è una sorta di liberazione per tutti. Per questo SpazioMilan.it ha scelto di intitolare la sua festa di dopodomani Finalmente è finita“. Anche noi vogliamo ripartire, facendo prevalere la ragione sul cuore. Vi aspettiamo mercoledì, dalle 19.00, al Fifty Five di via Piero della Francesca 55, a Milano, per un happy hour a tinte rossonere. Le nostre preferite.

Twitter: @Chrisbad87

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