Berlusconi: “Con il Napoli è una partita difficilissima. Terzo posto? Possibile per l’organico”

Queste le dichiarazioni rilasciate, a Radio Onda Libera, da Silvio Berlusconi: “Quella contro il Napoli, per il Milan, sarà una partita difficilissima. Sabato sono stato a Milanello, a pranzo, con la squadra e l’ho trovata particolarmente motivata. Il Napoli, di motivazioni, ne ha tantissime: viene da due sconfitte consecutive, in trasferta, dove ha giocato bene e non è stato fortunato. Giocherà davanti ai suoi straordinari tifosi che, al San Paolo, lo spingeranno. Il terzo posto è possibile soltanto vincendole tutte, fino alla fine. Credo che sia possibile per l’organico. Abbiamo i ritorni importanti, nella nostra rosa, di Menez, che è stato il miglior giocatore dell’anno scorso, Balotelli sperando che metta finalmente giudizio, e Boateng. Lo scudetto? Vincerà la Juve: ha molto equilibrio, una grande difesa e la continuità dei risultati. I miei trent’anni di presidenza? C’è tutto. Sono una parte importante della mia vita e della mia storia. Non sempre sono riuscito a essere presente, ma non dimentico quando dissi che saremmo arrivati primi in Italia, poi in Europa e nel mondo. Così è accaduto. La partita che più mi sia rimasta nel cuore? La notte di Barcellona, con la prima Coppa dei Campioni, vinta sul campo dai giocatori e allo stadio dai tifosi rossoneri. La festa alla fine, l’ho ancora negli occhi. Ho portato un po’ di modernità e una rivoluzione della mentalità difensiva che possedevano le squadre italiane, che, soprattutto in trasferta, si affidavano solo al contropiede. Al Milan, è stata data la missione di scendere in campo per essere padrone del gioco e vincere convincendo. Un confronto tra calcio e politica? Sono due cose completamente diverse. L’una è una questione di cuore e amore per la famiglia, verso mio padre, la mia Milano, il Milan, i tifosi. L’altra nasce dal senso di responsabilità verso il mio Paese che, nel 1994, ho salvato dall’ideologia comunista che mi faceva paura e ancora mi spaventa. Per questo, sono ancora in campo, perché l’Italia rischia di cadere nelle mani del Movimento Cinque Stelle, che è un partito pauperista e giustizialista. Nonostante abbiano cercato di liquidarmi, sono qui per rimettere insieme il centrodestra e vincere le prossime elezioni“.

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