Berlusconi ha fretta: la trattativa con i cinesi rischia di danneggiare il mercato

La trattative con la cordata cinese interessata all’acquisizione del Milan sembra procedere secondo i tempi stabiliti. Entro il 15/20 giugno, infatti, si dovrebbe decidere in un verso o nell’altro in modo da mettere, chi si occuperà dell’aspetto sportivo, nelle migliori condizioni possibili per muoversi adeguatamente sul mercato. Secondo La Gazzetta dello Sport, infatti, questa incertezza rischia di paralizzare le mosse rossonere in vista della prossima stagione.

GallianiLa situazione attuale, in effetti, congela ogni trattativa sia in entrata che in uscita. Questo è il caso di Bacca, corteggiato dal West Ham, la cui eventuale offerta, però, dovrà essere valutata anche dai possibili nuovi proprietari. Stesso discorso vale per le trattative e gli incontri che sta imbastendo Adriano Galliani: si dovrà aspettare, comunque, un’evoluzione della questione societaria. Con il rischio, concreto, di perdere le opportunità che si dovessero presentare.

Berlusconi, in tal senso, si era detto “preoccupato” che un eventuale dilatazione dei tempi della trattativa potesse, in qualche modo, danneggiare la preparazione della nuova stagione. L’incontro di ieri, quindi, potrebbe essere letto in un’ottica positiva proprio alla luce delle tempistiche e delle scadenze da rispettare. Infine, nel caso in cui la trattativa con i cinesi non dovesse andare in porto, resterebbe valido ed attuabile il “piano B” del presidente: un Milan giovane ed italiano, con i prodotti del vivaio. Con un mercato, quindi, molto limitato e poco dispendioso.

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