Silenzio rotto e Han Li snobbato, tensione cinesi-Maldini. Trattativa quasi morta

Tre, in questa storia, non è il numero perfetto. E il fatto che la regola valga per Maldini, il 3 di una vita milanista, è un paradosso. La vicenda della “bandiera” ha avuto una svolta (negativa) in 24 ore e adesso, dopo le dichiarazioni e le indiscrezioni delle scorse ore, sembra molto probabile che l’ex capitano non entrerà nella nuova società cinese. Paolo si immagina responsabile delle decisioni della parte sportiva, in una sorta di diarchia simile a quella fra Galliani e Barbara Berlusconi, invece Sino-Europe ha proposto una gestione collettiva a 3. Eccolo, il numero che ritorna: al comando, nei piani, ci sarebbero Fassone,  Maldini e il ds Mirabelli. Insieme. Ma al momento si è capito che le posizioni non sono conciliabili.

L’ex dirigente dell’Inter, prossimo ad e dg rossonero, si aspetta un passo indietro, o meglio un ridimensionamento delle ambizioni di Maldini, il quale però rimane rigido e pretende le stesse risposte di prima. Che difficilmente arriveranno. Trattativa morta o quasi, scrive La Gazzetta dello Sport, magari non completamente saltata ma ad altissimo rischio. Sino-Europe non ha gradito la scelta dell’ex difensore di parlare pubblicamente della sua situazione, come se fra i protagonisti ci fosse un accordo per il silenzio. Comprensibile, in questo periodo di poche certezze, il desiderio di conoscere gli investitori, come comprensibile l’irritazione di Han Li per essersi sentito un po’ snobbato. Senza considerare che domanda e offerta non coincidono. L’annuncio ufficiale di Mirabelli, poi, appare quasi fatto apposta per dare un segnale: sarà il ds, con pieni poteri nel mercato e nella ricerca di giocatori. Maldini sarebbe un direttore tecnico, con compiyi importanti e da ieri più precisi: prendere decisioni a grandi livelli, ma sempre dopo l’obbligo del confronto, definire l’indirizzo del settore giovanile, partecipare a volte anche al mercato, rappresentare il Milan nelle sedi istituzionali (UEFA, Eca ecc.), mantenere i rapporti fra società e squadra, presenziare ad allenamenti e partite, diventare ambasciatore del club, avere la responsabilità dell’inserimento dei nuovi acquisti, sovraintendere al rispetto del regolamento interno. Troppo poco e lontano dall’idea di Milan da parte della bandiera.

Yonghong LiIl punto è che la figura di dt è stata disegnata su misura solo per Maldini, con enormi speranze di accordo in partenza, quindi in caso di “no” i compratori non proporrebbero lo stesso ruolo alla alternativa: l’idea di inserire Ambrosini, forse Albertini o Baresi non è naufragata, però rinviata. Fassone non ha fretta e nel caso, comunque, metterà sul piatto un posto “alla Nedved” nella Juve, quindi molto più (o quasi solo?) marginale rispetto ai capi.

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