La capacità mentale di vincere soffrendo: ecco la ricetta vincente di Montella

Una partita non perfetta, decisamente migliorabile e talvolta sofferta contro una neopromossa che gioca bene come il Pescara. Ma quanti pesano questi tre punti! Riassume così la vittoria del Milan l’edizione oggi in edicola de Il Corriere della Sera, che evidenzia come ora i rossoneri siano terzi solitari ad un punto dalla Roma grazie alla sconfitta del Napoli e al pareggio dei giallorossi.

Il massimo risultato con il minimo sforzo insomma, se è vero che più di una volta la truppa di Montella ha rischiato di capitolare (ben sei i tiri verso la porta degli abruzzesi). Ma quest’anno pare esserci qualcosa che mancava da qualche anno: quella forza mentale che permette ai rossoneri di vincere partite che magari in passato sarebbero finite 0-0 o addirittura con una sconfitta. Nonostante la sofferenza finale, il fortino rossonero ha retto ed il pubblico di San Siro, tornato caldo come non si vedeva da tempo, ha applaudito Bonaventura e compagni all’uscita dal terreno di gioco.

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Protagonisti principali della vittoria della squadra di Montella sono stati più o meno i soliti: Bonaventura, autore di un gol geniale, e Donnarumma, autore delle solite grandi parete, soprattutto su Memushaj. Il Milan, in conclusione pare aver imparato a vincere anche soffrendo, una delle caratteristiche fondamentali delle squadre che ambiscono ad ottenere risultati importanti.

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