Domenica sera, in occasione del posticipo della tredicesima giornata di Serie A, il Milan di Vincenzo Montella scenderà in campo nel derby della Madonnina. L’Inter si presenta alla stracittadina dopo avere sostituito Frank De Boer con Stefano Pioli e dopo avere raccolto, nei primi dodici turni, soltanto diciannove punti. Tuttavia, i nerazzurri possono contare su un organico forte e competitivo che, qualora venisse ben disposto in campo, potrebbe presto scalare la classifica e recuperare il terreno fin qui perso.
Punti di forza: Handanovic e Icardi; il potenziale dell’organico.
Punti deboli: i laterali di difesa; Murillo.
Sulle fasce, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, l’Inter presenta lacune non indifferenti. Mentre Ansaldi fatica ad adattarsi alla retroguardia a quattro e manifesta problemi in entrambe la fasi, tanto da spingere in maniera poco precisa e da non coprire a dovere, D’Ambrosio continua a non convincere, a proiettarsi in avanti in maniera sporadica e anemica, a commettere errori ingenui e a concedere spazi a più riprese. Meglio non fanno i laterali di ricambio, Santon e Nagatomo, che stanno attraversando un pessimo periodo di forma, sono soliti soffrire l’intraprendenza di qualsiasi dirimpettaio e non riescono a rendersi utili. Ma non finisce qui. Pur essendo ben guidato da Miranda, al centro della difesa, Murillo non assicura stabilità a lungo termine, usa spesso male la propria forza fisica, fatica a rimanere lucido e concentrato e non sempre comprende al meglio lo sviluppo delle azioni.
Giocatore chiave: Joao Mario.
Il derby dell’Inter potrebbe essere deciso dall’impatto che Joao Mario avrà sull’incontro. L’interno portoghese dispone di tecnica e mobilità, sa muoversi bene tra le linee e fornire palloni interessanti. Ciononostante, non ha mai disputato una stracittadina. Ecco allora che, qualora entrasse bene in partita, rappresenterebbe l’arma in più a disposizione di Pioli. In caso contrario, in mediana, il Milan potrebbe respirare e avere spesso la meglio.