Berlusconi sarà presidente onorario, ma dalla cordata escono due colossi. I dettagli di Gazzetta

Marco Fassone ha allungato il suo viaggio in Cina – tornerà solo a metà settimana, diciamo nelle prossime 48 ore – e ha visto accorciarsi la lista dei soci di Sino-Europe. Paradosso cinese. Esordisce così La Gazzetta dello Sport fornendo le ultime novità sulla cessione societaria del Milan.

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Nelle ultime settimane la composizione della cordata è cambiata, perdendo due ‘pezzi grossi’ del mondo asiatico. Nell’elenco definitivo che verrà firmato a breve, non compariranno TCL e CCB, ma andiamo oltre le sigle. Per chi non fosse aggiornato sugli acronimi, il primo starebbe per “The Creative Life”, il colosso di elettronica e televisori capace di guadagnare il podio mondiale per schermi tv venduti. TCL era presente nella lista fornita a Silvio Berlusconi a settembre, ma quasi certamente non farà parte del Milan del futuro, non avendo trovato l’accordo con Sino-Europe. Discorso in fotocopia per la China Construction Bank, il secondo degli acronimi, banca cruciale della vicenda ma che non entrerà nel Diavolo. Occhio però ad un’altra possibile perdita, secondo la Rosea, anche Huarong potrebbe aver lascio il gruppo.

Gli investitori, in ogni caso, saranno 4-5, con Haixia Capital figura di riferimento. Ma non solo, perchè un pezzo di famiglia resterà rossonero. Silvio Berlusconi infatti nel nuovo Milan sarà presidente onorario: dopo mesi e mesi di chiacchiere, pare essersi sostanzialmente definito l’accordo sul ruolo, con tanto di soddisfazione reciproca. Il patron resterà vicino alla sua ‘creatura’, mentre Sino-Europe sarà lieta di poter avere al proprio fianco una colonna della storia rossonera. Ma chi sarà il presidente effettivo? Ancora non si conoscono in toto le cariche del c.d.a. ma sembra essere Yonghong Li il più papabile. Qualche settimana e tutto sarà svelato.

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