Niang brilla meno di prima, ma Montella gli rinnova la fiducia: Empoli snodo decisivo

Niang è stato protagonista ad agosto, settembre e ottobre. A novembre, invece, è rimasto nell’ombra, oscurato dalla luce di Suso nel derby e prima ancora assente a Palermo, dove venne celebrato il tacco di Lapadula. Empoli può diventare la trasferta del rilancio, perché in un modo o nell’altro giocherà: da attaccante esterno, come ha sempre fatto, o meno probabilmente da punta come aveva terminato con l’Inter dopo il cambio di Bacca, domani indisponibile per un problema muscolare.

A inizio stagione era stato positivo già all’esordio (Torino) grazie a un assist proprio a Carlos, poi positivo e negativo a Napoli: il gol dell’1-2 ma anche l’evitabilissimo rosso nel finale per un fallo ingenuo su Reina. I mesi successivi si sono riempiti di azione e momenti decisivi: il rigore conquistato e realizzato alla Lazio; il secondo rigore conquistato e il cross per la testa di Paletta del 4-3 con il Sassuolo; il mancino potente, preciso e nel sacco a Verona. A questo punto, il calo: travolto insieme alla squadra dal suo ex Genoa e sottotono col Pescara. Domenica scorsa ha provato da centravanti più per necessità che per scelta, al Castellani si vedrà: è in ballottaggio con Lapadula – il grande favorito – e Luiz Adriano, se no agirà normalmente in fascia sinistra.

cuadrado-niang-smIl francese, comunque, è passato dalla probabile cessione per motivi tecnici e soprattutto disciplinari al venir considerato inamovibile da Montella, che ha piena fiducia nel ragazzo. Adesso deve riscattarsi e può essere d’aiuto ricordarsi cosa successe a novembre di un anno fa, quando con la Sampdoria a San Siro segnò la prima e unica doppietta rossonera. Basterebbe ripetersi, consiglia La Gazzetta dello Sport.

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