Suso, la costanza della fantasia al potere: è la vera chiave dell’attacco

Nell’attacco rossonero la sta facendo da padrone il momento d’oro di Lapadula, l’infortunio di Bacca e il loro ballottaggio – per ora a distanza – per il ruolo di punta. Lì, in quella zona, a qualcuno è capitato di singhiozzare (Carlos) o incepparsi (Niang), ma c’è anche chi è riuscito  a garantire un rendimento positivo e costante, un moto perpetuo: Suso.

Non è mai troppo tardi o tempo perso sottolineare la grande sorpresa che sta rappresentando lo spagnolo in questa stagione, con prestazioni sempre sopra la norma. L’esperienza in prestito al Genoa, iniziata quasi un anno fa, lo ha letteralmente rigenerato, il resto ce l’hanno messo il giocatore stesso e Montella, amante di elementi tecnici, veloci e di qualità del genere. L’ex Liverpool non ha mai abbassato la guardia, crescendo e diventando sempre più decisivo, senza mai rischiare di perdere il suo posto fisso largo a destra nel 4-3-3. Un ruolo che gli è ormai cucito addosso, interpretato in maniera moderna e veramente offensiva: per ogni avversario è sempre stato un pericolo. Poi, è l’unico rossonero di movimento (esclusi i portieri) che ha giocato tutte e 15 le giornate di campionato: 14 da titolare e una sola panchina, proprio a Marassi contro i rossoblu.

suso-derby-2-spaziomilanRipensandoci, sottolinea La Gazzetta dello Sport, difficilmente l’allenatore rifarebbe la stessa scelta: in quella serata il Diavolo subì il peggior passivo (3-0) e un pesante – ma non così netto – ko. Jesus Fernandez entrò nella ripresa e fece subito tante cose buone: ok, era ed è impossibile rinunciarci. Pure la media-voto non scherza: 6.47, la terza della squadra dopo quelle di Lapadula e Donnarumma. Fantasia al potere, una strada sicura.

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