Divin Suso: è lui il top player del Milan

Sublime. Potremmo descrivere così, con un unica parola, la prestazione di Jesùs Suso contro il Chievo Verona. Una prova straordinaria, contro una squadra difensivamente difficile da colpire, condita da un goal (e mezzo) ed un assist. Lui, pupillo di Montella, spesso capace di togliere le castagne dal fuoco al tecnico campano.

Posizione

Agire da rifinitore alle spalle di Nikola Kalinic, in coppia con il redivivo Calhanoglu, innalza sicuramente il livello delle prestazioni del numero otto: gli concede più spazi, esaltandone estro e tecnica. Da qui, a quanto pare, deve ripartire il tecnico campano. Nel marasma di difficoltà di questi primi due mesi, l’unica luce costante è stata quella accesa (quasi) sempre dall’iberico.

Potenzialità

A cui, sicuramente, vanno riconosciuti tanti meriti. Ma va, anche, fatto oggetto di qualche piccolissima critica. Al netto del cioccolatino offerto a Kalinic in occasione del goal del 4-1, infatti, a volte l’ex Liverpool appare poco propenso al gioco corale. Questo, forse, è attualmente uno dei pochi limiti del calciatore attualmente più dotato e decisivo di Milanello. Limare questo aspetto è il principale compito dello spagnolo che, a quel punto, potrebbe davvero diventare un giocatore di caratura internazionale.

Impostazioni privacy