Sul match Dopo più di un mese il Milan ritrova la vittoria. Al Bentegodi di Verona il ‘Diavolo’ stende per 4-1 il Chievo di Maran. Finalmente la risposta che tutti i milanisti si aspettavano è arrivata. Vincenzo Montella può preparare al meglio la sfida di sabato contro la Juventus a San Siro, match che potrà segnare la svolta decisiva per la stagione del Milan o il nuovo crollo psicologico. I due trequartisti alle spalle dell’unica punta centrale hanno portato i risultati sperati. Velocità, tecnica e qualità hanno fatto la differenza. Il cammino è ancora lungo, ma la l’ottima prova di Verona può dare una scossa fondamentale. Ora Montella dovrà dare continuità al sistema di gioco e agli interpreti, per trasformare questo Milan in una squadra con una sua identità.
Chiave tattica Il Milan ha colpito il Chievo nei suoi punti deboli. La fisicità è la vera forza dei clivensi, che peccano sulla qualità e sulla velocità. I rossoneri hanno chiuso gli spazi centralmente, alzando il baricentro e pressando alto. Netta la superiorità territoriale. Poi il ‘Diavolo’ ha colpito partendo dalla fascia, sfruttando al meglio le qualità dei singoli. Fondamentali i movimenti e le incursioni di Kessié, che hanno costretto Hetemaj a un ripiegamento centrale, e hanno permesso a Suso di affrontare e puntare Tomovic creando, così, superiorità numerica. Contropiede da manuale quello che ha portato Calhanoglu al suo primo gol in serie a. Tralasciando la tattica, si è visto un Milan sciolto, libero mentalmente come non si vedeva da tempo. La qualità non è mai mancata, ma troppo spesso si leggeva sul viso dei rossoneri la pressione e la tensione. Ora la sfida di sabato contro la Juventus potrà dire se il Milan è davvero pronto per ritornare protagonista in campionato.