Muscoli ed intelligenza: ecco Kessiè, la macchina perfetta del Diavolo

Il Milan detta legge in Bulgaria ed ottiene una vittoria utilissima ai fini della qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. I rossoneri hanno superato di misura il Ludogorets, ipotecando al 90%  il passaggio del turno con tre reti. Una prova di forza straripante, dettata anche da esaltanti prove dei singoli. In primis spicca Cutrone, che con una rete ed un rigore procurato si prende la scena a Razgrad. Parte della gloria va anche a Kessiè, sontuoso ed inarrestabile anche in campo internazionale.

Il centrocampista ivoriano si fa notare, come di consueto, per il suo carisma in mezzo al campo oltre che per le sue sgaloppe arrembanti. Non lascia un centimetro agli avversari, annichiliti dalla sua padronanza del gioco. Il Milan soffre, e Kessiè dedica muscoli e grinta al servizio della causa, quella di mantere la porta inviolata anche per questa sfida. Nel momento più delicato è proprio lui a far ripartire l’azione, tamponando ogni contrattacco avversario in vero e proprio stile militare, abbinando la forza all’intelligenza tattica.

Il Milan ha trovato in lui la macchina, il tuttocampista che corre e morde l’avversario per tutti i novanta minuti, recupero incluso. Infine la sua capacità difensiva viene anche abbinata a quella offensiva. Kessiè infatti si libera del Ludogorets per l’ultima volta, spaccando la corsia di destra negli scampoli finali di gara. Il giovane centrocampista infine conclude l’azione, servendo un traversone in area che arriva sui piedi di Borini, lesto a chiudere i conti sul 3-0. Una prova da incorniciare dunque per l’ex Atalanta che dopo un inizio stagione non dei migliori, si è ufficialmente preso ciò che gli spetta: il gioco del Milan.

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