AAA cercasi bomber per la Champions: il Milan ha un problema a fare gol con i suoi attaccanti

Al di là del l’arbitraggio che ha condizionato la gara dell’Emirates, in casa Milan, a due mesi dalla fine della stagione, bisogna porsi il problema del gol. Le tre prime punte faticano a trovare la porta e Gattuso non è ancora riuscito a trovare la giusta alchimia per far rendere al meglio i suoi attaccanti. Il cambio di modulo e il passaggio al 4-4-2 non è servito e non ha risolto i problemi.

Vero che in alcune occasioni, e la sfida recentissima di Genova ne è un esempio, è stata decisa da un guizzo di uno dei tre attaccanti ma i rossoneri fanno troppa fatica a trovare la via del gol con i suoi terminali offensivi. I numeri, a parte quelli di Cutrone a cui non si può chiedere molto di più soprattutto in sfide in cui l’esperienza va di pari passo al talento e alla fame, sono impietosi. André Silva e Kalinic, due tra gli acquisti più costosi dell’estate, insieme hanno messo a segno solamente 5 gol. Se ci aggiungiamo i 6 dell’ex Primavera arriviamo a 11, che è una cifra inferiore ai gol degli attaccanti delle squadre in lotta con il Diavolo per la Champions. Dzeko infatti è a quota 13, Immobile ne ha fatti addirittura 24 e Icardi è a 18. Le squadre di Gattuso, come da lui stesso dichiarato, hanno sempre subito e segnato poco ma questo non può e non deve rappresentare un alibi, soprattutto dopo questa rimonta in campionato che ha dello straordinario.

Ma il trend è da ribaltare, la freschezza e la generosità di Cutrone danno entusiasmo ma da sole non bastano più. Non si può mettere tutto il peso dell’attacco milanista sulle spalle del 63. Ora o mai più, il Milan ha bisogno delle reti dei suoi bomber per arrivare a sentire nuovamente quella magica musichetta.

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