Con l’Arsenal si (ri)parte dalla difesa e da Cutrone

E’ difficile poter analizzare il reale di stato di salute del Milan che dopodomani sera si presenterà a San Siro otto giorni dopo aver disputato l’ultima gara ufficiale nella semifinale di ritorno della Coppa Italia vinta ai rigori contro la Lazio. La sosta imposta dal lutto per la tragica scomparsa di Davide Astori (sempre giovedì al Trofeo Beppe Viola giocatori, tecnici e tifosi onoreranno la memoria del capitano della Fiorentina che nel 2004 festeggiò proprio la vittoria del torneo con la maglia del Milan) ha dato tempo a Rino Gattuso di caricare la truppa per il primo round dello scontro contro l’Arsenal.

Il tecnico milanista, si sa, non ama aspettare troppo per tornare in campo, anche dopo aver profuso tante energie per 120′ minuti. La condizione ideale, per un guerriero come Ringhio, sarebbe stata quella di sfruttare l’onda lunga dell’entusiasmo e della carica agonistica per affrontare prima l’Inter e poi i Gunners. Gli eventi hanno imposto uno stop, doveroso, e da stasera Gattuso fa la conta dei migliori interpreti da mandare in campo a San Siro per l’andata degli ottavi di Europa League. Sarà importante non prendere gol, anche se l’Arsenal davanti è sempre stato in buona salute (52 reti in Premier, due in più del Chelsea). Ma sarà ancora più doveroso segnare e qui gli inglesi fanno acqua (41 gol subiti fin qui in campionato, pari al Southampton quart’ultimo).

Patrick Cutrone, vista anche la sosta, sarà l’arma in più per sfruttare al meglio la pedina d’attacco che fino ad oggi ha dato maggiori garanzie. Ma potrebbe essere l’occasione per André Silva che fin qui in Europa League ha sempre dimostrato di saperci fare meglio del campionato. E Nikola Kalinic, prima inamovibile, poi tenuto in stand-by, potrebbe sfoderare colpi d’orgoglio magari a gara in corso. Di sicuro, la tenuta della difesa del Milan con tre gol subiti nelle ultime undici partite tra campionato e coppe è il puntello sul quale Gattuso ha plasmato il resto della roccaforte. Sbagliare ora sarebbe letale.

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