In Europa ma senza rinforzi. Vale la pena?

Se il dossier difensivo del Milan dovesse risultare convincente almeno davanti al Tas di Losanna entro la fine di giugno, non significherebbe aver scampato ogni pericolo di sanzione da parte dell’Uefa. E’ bene sottolineare, infatti, che la probabile esclusione del club rossonero dalla prossima Europa League si trasformerebbe, in caso di vittoria alla Cassazione dello sport, in pesanti sanzioni sul piano economico e in massicce limitazioni sul mercato. In sintesi, il riassunto potrebbe essere questo: l’Uefa esclude il Milan dalle coppe, il Tas lo riammette e impone all’Uefa di rimodulare la condanna, trasformandola in pene severe fuori dal campo. Se così fosse, dovremmo star qui a parlare di vittoria? Sul fronte legale senz’altro, su quello sportivo i dubbi permangono e permarranno. Ecco perché.

Rino Gattuso ha da tempo sottolineato la necessità di aggiungere innesti “pronti” e di qualità alla rosa, facendo quadrato attorno agli elementi per i quali – non a caso – la dirigenza sta provando a cautelarsi con rinnovi contrattuali (vedi Romagnoli è presto, a ruota, Kessie, Cutrone e Bonaventura). Quale Milan, bloccato sul mercato, si presenterebbe ai nastri di partenza della prossima stagione? Nella migliore delle ipotesi con la stessa squadra dell’anno scorso, con l’aggiunta di Reina e Strinic. Nella più probabile delle ipotesi, invece, la società si troverebbe comunque costretta a fare cassa almeno con la cessione di Gigio Donnarumma, per il quale comunque le offerte ad oggi “latitano”. Nel caso in cui il club fosse escluso dalle competizioni, si potrebbe comunque operare sul mercato e sul tavolo della ricerca di un nuovo assetto societario per poi giocarsi il campionato al meglio e presentarsi a Nyon con una compagine nuova e una rinnovata credibilità.

L’impressione, dunque, è che un Milan in Europa League, ma con una marea di incognite sul piano societario (e quindi economico e finanziario) non possa permettersi nomi altisonanti come i vari Falcao, Morata, Fellaini e tanti altri circolati nelle ultime settimane, durante le quali – ovviamente – tutto è rimasto solo scritto sui giornali e nulla si è concretizzato per evidenti criticità. L’ammissione all’Europa League, con le mani legate sul mercato, vale tutto questo “stracciamento delle vesti”?

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