Inizia la ICC del Milan: le maggiori curiosità sugli stadi dove giocheranno i rossoneri


Manca poco, anzi, pochissimo, e il Milan esordirà nella International Champions Cup, torneo calcistico estivo nato nel 2013 che vede sfidarsi i top club del calcio europeo (ma hanno giocato anche squadre d’Asia e d’Oceania). Per Gattuso e la sua squadra ci sono tre appuntamenti. Giovedì alle cinque del mattino in Italia (le 20 locali) c’è il Manchester United di José Mourinho nel californiano StubHub Center di Carson. Il mercoledì successivo, 1 agosto, sarà poi Milan-Tottenham all’U.S. Bank Stadium di Minneapolis (Minnesota) alle 2:30 del mattino (le 19:30 negli States). L’ultimo impegno domenica 5, alle due del mattino (le 17 in California): i rossoneri chiuderanno la loro esperienza nel nord America incontrando il Barcellona di Ernesto Valverde al Levi’s Stadium di Santa Clara. Particolari, moderni e caratteristici sono gli stadi dove si disputeranno le sfide, segno che il calcio negli Usa sta crescendo sempre di più.

StubHub Center

È nettamente il più piccolo fra i tre palcoscenici dove il Milan giocherà. Lo StubHub Center è l’attuale casa dei Los Angeles Galaxy e, dal 2005 al 2014, lo è stata anche per il Chivas USA. Al suo interno, nel 2003, si sono disputate anche alcune partite della Coppa del mondo di calcio femminile con inclusa la finale (vinta dalla Germania sulla Svezia per 2-1 ai supplementari), vari match della MLS Cup ed edizioni della CONCACAF Gold Cup. Una struttura polifunzionale che ospiterà anche gli incontri dei Los Angeles Chargers della National Football League (NFL) fino al completamento del nuovo impianto di Inglewood, previsto per l’anno prossimo.

U.S. Bank Stadium

Di quasi 66.655 posti, il Bank Stadium si trova nel cuore di Minneapolis ed è l’attuale casa dei Minnesota Vikings (NFL). È il terzo impianto dove la squadra gioca, costruito sulle ceneri del vecchio Hubert H. Humphrey Metrodome dallo studio texano HKS Inc., che ha già progettato due stadi all’avanguardia come l’AT&T in Texas e il Lucas Oil di Indianapolis. Il costo dell’impianto è di 1.061 miliardi di dollari (circa 908 milioni di euro), il quinto più caro dietro al MetLife Stadium di New York, il già citato AT&T, il Levi’s Stadium e il Mercedes-Benz Stadium degli Atlanta Falcons. È infine anche la prima struttura della NFL con un tetto a copertura totale dal 2002, quando venne inaugurato il Ford Field di Detroit.

Levi’s Stadium

Pochi posti in più dell’U.S. Bank (68.500), il Levi’s è conosciuto soprattutto per essere stato uno degli stadi che ha ospitato il “centenario” della Copa América nel 2016, vinto dal Cile ai rigori contro l’Argentina di Messi che allora, preso dalla tristezza per la sconfitta, aveva deciso a caldo per il suo ritiro dall’Albiceleste, prima di cambiare idea. Nella struttura è stata giocata la partita d’esordio tra gli Usa e la Colombia (finita 2-0 per i sudamericani) la sfida del gruppo D tra Argentina e Cile (2-1), quella dello C tra Uruguay e Giamaica (3-0) e il quarto di finale tra Messico e Cile (0-7). Sostituisce il vecchio Clandlestick Park, demolito nel 2013, ed è la casa dei San Francisco 49ers. Nello stesso anno è stato scelto per ospitare il Super Bowl 50, che si è tenuto nel 2016 di fronte a più di 71.000 spettatori e ha visto i Denver Broncos superare i Carolina Panthers per 24-10. Lo stadio ha anche ospitato WrestleMania 31, l’evento più importante della WWE (World Wrestling Entertainment), che si è disputato un anno prima del Super Bowl con la presenza di 76.976 persone, il record di maggiore affluenza per la struttura.

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