Caso Strinic, l’esperto: “Minimo quattro mesi di stop”. Ecco la cura

A Milanello, il caso Strinic preoccupa il mondo Milan. Ivan Strinic è stato infatti fermato dai medici dopo aver scoperto un difetto cardiaco incompatibile con l’attività agonista, prontamente interrotta. A far chiarezza, è intervenuto un esperto in materia, il cardiologo Bruno Carù. “Sarà necessario un riposo di almeno tre o quattro mesi”, si legge su Tuttosport, quotidiano che ha raccolto le parole del medico. “I casi possono essere due. La patologia più seria potrebbe essere una cardiomiopatia ipertorfica. E’ un problema congenito presente dalla nascita che può svilupparsi anche in età adulta. Se arrivasse la conferma che il difetto non è congenito il ragazzo potrebbe tornare tranquillamente all’attività agonistica. Dal momento che il calciatore è stato regolarmente monitorato, viene da pensare che si tratti di una patologia che si è sviluppata nel corso del tempo e quindi reversibile. L’ipertrofia fisiologica può essere scoperta con un semplice elettrocardiogramma”.

La ripresa della regolare attività agonistica potrà esser conseguita semplicemente con diverse settimane di riposo: “In questo caso, grazie al periodo di riposo, l’ispessimento della parete cardiaca del ventricolo sinistro regredirebbe”. 

 

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