Gazzetta, Tassotti: “Gattuso resisterà a Conte. Vecchia gestione? Troppi interisti”

Mauro Tassotti e il Milan. Un rapporto lunghissimo, prima da giocatore e poi da allenatore. La Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex secondo allenatore rossonero in vista della sfida di Napoli contro Ancelotti, del quale Tassotti è stato vice allenatore per tanti anni proprio al Milan: “Vi dico una cosa: a parte le due sfide col Milan, tiferò anche per Carlo e per il suo Napoli”.

“Il Milan è tornato a essere una società normale, è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti, che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima. Leonardo e Maldini? Hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aura dei campioni. Sono felicissimo per loro. Parliamo di persone rispettate ovunque, non solo dal mondo milanista. Basta pensare a cosa è successo a Madrid”, continua Tassotti.

Gattuso? Non ci si poteva dimenticare di ciò che ha fatto lo scorso campionato, era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. E’ riuscito a dare un’identità precisa, il Milan è sempre stato squadra anche nelle giornate di difficoltà. Il fantasma di Conte? Ha le palle per resistere e tener duro. Maldini? Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima, ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo, su cui gravavano dubbi di natura finanziaria. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter… Qualcosa di esagerato. Ora invece il club ha fatto una bella svolta e finalmente c’è chiarezza”, prosegue Tassotti.

“Finalmente lo vedo nel gruppetto di testa, fra quelle cinque squadre con Juve, Napoli, Roma e Inter che si giocheranno la Champions. Ma occorrerà non sbagliare la partenza, come è successo l’anno scorso. Che cosa si diranno Carlo e Gattuso? Dubito che Carlo si aspettasse di ritrovarsi Rino avversario così velocemente. Secondo me scapperà da ridere a tutti e due”, conclude Tassotti.

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