Higuain-Caldara in rossonero, Bonucci addio: come cambia il gioco della squadra di Gattuso

Alzi la mano chi credeva che in poco più di una settimana Leonardo portasse a Milano due nomi importanti come quelli di Higuain e Caldara. Nessuno? Beh, era prevedibile. Per lo meno adesso i tifosi più maligni avranno da ricredersi sull’operatività del neo direttore tecnico rossonero e potrebbero perdonare il suo passaggio all’Inter nella stagione 2010-11.

L’acquisto dei due bianconeri potrebbe aver risolto il problema più grande del Milan dello scorso anno: quello dei pochi gol da parte degli attaccanti. Con 111 marcature nelle ultime cinque stagioni, il Pipita promette reti a valanga e potrebbe essere il perfetto partner d’attacco per Suso e Calhanoglu. L’ex Atalanta, invece, andrebbe a comporre una difesa tutta Made in Italy insieme a Calabria, Romagnoli e Conti. Calciatori promettenti che potrebbero anche rappresentare il futuro della Nazionale. E pazienza se a salutare è Leonardo Bonucci. L’ormai ex capitano, come da sua volontà, ritorna a Torino dove è riuscito a consacrarsi e costituirà ancora un volta la BBC con Barzagli e Chiellini. Una formazione titolare, quella della Juve, che ora più che mai può sognare di vincere la Champions League con un Cristiano Ronaldo in più.

Come cambia il gioco del Milan
A cambiare inevitabilmente sarà il gioco dei rossoneri, che perdono qualcosa in fase di impostazione. La principale capacità di Bonucci, infatti, è quella di fare il playmaker e lanciare in area avversaria dalla Adrien Rabiot (PSG.com)difesa. Ora sarà dunque Biglia a dover fare più chiarezza a centrocampo, non toccando solo la palla per il compagno di reparto, ma cercando la profondità per gli attaccanti e gli inserimenti di Bonaventura e Kessie. I rossoneri non perdono invece per quanto riguarda i contrasti e i colpi dai calci da fermo, principali caratteristiche di Caldara.

Cosa manca
Servirebbero ancora due-tre acquisti per aumentare la qualità della squadra, poi via alla nuova serie A per poter sognare la qualificazione alla prossima Champions League. Nell’amichevole di Minneapolis contro il Tottenham tante sono state le occasioni da gol per i rossoneri, ma c’è ancora qualche limite da colmare. Dietro Abate ha sofferto troppo e a mancare è un terzino veloce e in grado di puntare l’uomo, per dare più spinta offensiva. Poi occorrerebbe anche un mediano che faccia rifiatare ogni tanto Kessie, altrimenti anche quest’anno il centrocampista ivoriano rischierebbe di stancarsi troppo giocando tutte le partite. Una soluzione potrebbe essere già presente in casa (provando Halilovic a centrocampo) o da fuori (che possa essere Rabiot il nuovo colpo?). Per ultimo servirebbe un attaccante esterno, un vice-Suso. Si è fatto il nome di Bernard. Il brasiliano è attualmente svincolato, si sta allenando con l’Atletico Mineiro ed è in attesa di una chiamata. E chissà che Leonardo, galvanizzato dal doppio acquisto Higuain-Caldara, non decida di mettere nero su bianco anche questo colpo, superando la concorrenza del Chelsea di Sarri.

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