Nove anni dopo, Maldini ancora campione. Come, e forse più, di Gonzalo Higuain

In rispettosa attesa – dopo il rinvio di Milan-Genoa – che il pallone riprenda finalmente a scorrere sul rettangolo verde e non avendo, sostanzialmente, più da dire su un calciomercato ormai concluso, vien quasi naturale andare, mentalmente, a ripercorrere il tortuoso cammino percorso dal Diavolo da maggio scorso ad oggi.

Ere

L’estate, in appena quattro mesi effettivi, ha portato un’autentico vagone di novità: s’è passati dall’essere qualificati all’Europa League al non esserlo, per poi ritornare dentro la seconda competizione continentale per club. Da Yonghong Li a Paul Singer, da Fassone e Mirabelli a Leonardo e Maldini, da Bonucci e Kalinic a Caldara ed Higuain. Un cambio, visto il particolare periodo della storia, praticamente epocale che mira, senza dubbio, a riportare il Milan nell’élite del calcio italiano europeo.

Certezze, naturalmente, non ce ne sono, né ce ne potranno mai essere quando si parla di una scienza, quella calcistica, tutt’altro che vicina all’essere esatta. Esattamente come del tutto soggettiva è la risposta che, in cuor suo, ogni milanista potrà dare all’ultimo sondaggio lanciato da SpazioMilan.it. Quello in cui, di fatto, vi mettiamo di fronte ad un quesito, molto simile a quello per cui, da bambini, qualcuno veniva a chiedervi se voleste più bene a mamma o papà. Per il Milan è più importante il ritorno di Paolo Maldini o l’arrivo di Gonzalo Higuain?

Schieramenti

Dare una risposta, in verità, è compito assai arduo, data la sicura validità delle argomentazioni che entrambe le fazioni potrebbero dare. Senza dubbio, l’arrivo di un calciatore come quello argentino consegna al Milan la prima punta più forte d’Italia dell’ultimo lustro, ancora ben distante, a prescindere da quello che i detrattori cronici potrebbero sostenere, dal viale del tramonto. Un acquisto fondamentale, capace di trascendere anche i confini prettamente calcistici.

È, però, il ritorno di Paolo Maldini a fornire la certezza che questo club, dopo quasi un decennio, abbia intenzione di mandare avanti un progetto serio, reale, ben distanze dal vivere alla giornata che ha caratterizzato gli ultimi (infelici) anni del Milan. L’avvento, nove anni dopo, dell’ex capitano, così come quello di Leonardo, che come tutti sbaglia e sbaglierà, è quantomeno garanzia di stabilità, troppo spesso mancata nel universo rosso e nero.

Naufragar c’è dolce…

Del resto, c’è da sottolineare che lo stesso Higuain, che magari farà di nuovo 36 goal, è arrivato a vestire la casacca del club di via Aldo Rossi anche – e forse sopratutto – grazie alle garanzie fornite dal nuovo duo dirigenziale milanista. Magari ci sbaglieremo, magari chi ci legge voterà – tramite questo link – diversamente. Senz’altro, però, lasciateci dire che porci simile quesito, dopo aver vissuto i mesi di giugno e luglio, non può che raddolcire l’animo di ogni tifoso del Milan.

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