Milan, capitolo responsabilità: Bonucci docet

Troppe responsabilità, si sa, possono nuocere alla serenità, all’equilibrio e alla stabilità. Il Milan dovrà saper dosare le giuste responsabilità tra tutti i componenti della rosa. Non tutto su Higuain, non tutto attorno a lui: le luci saranno certamente puntate sul bomber argentino, ma non solo. Si tratta di un gioco di equilibri, di composizione e distribuzione della giusta dose di importanza. Il Pipita è la pedina cardine di questo Milan, il gioco gira attorno a lui, ma ciò dovrà valere solo in campo. Lui è l’anello finale di una squadra che costruisce, gioca e progetta per lui, per la sua realizzazione finale. C’è una squadra dietro la pedina cardine di questo Milan. Il gol non è tutto. È questo è il primo passo verso la serenità. Higuain si è già rivelato un’ottima attrazione anche senza segnare, un attaccante di qualità e quantità. Ottimo il suo lavoro per la squadra, un dettatore di ritmi perfetto, inserimenti da veterano. Per ora, il Milan deve godersi del proprio numero 9, niente di più. Le reti arriveranno a completare la figura del Pipita, l’attaccante del Milan che aiuterà certamente i rossoneri a risalire al vertice.

Il Milan non potrà permettersi passi falsi. Costruire una squadra, o meglio le basi della squadra attorno ad un solo calciatore, potrebbe rivelarsi un errore fatale. Bonucci docet. L’ex capitano rossonero è arrivato a Milano consapevole della sua importanza. Capitano ancora prima di giungere a Milanello, entusiasmo alle stelle: Bonucci aveva sulle spalle la base del progetto rossonero. Senza dubbi, senza troppe pretese, Bonucci era il protagonista del Milan, la figura da cui ripartire. Il resto della storia la conosciamo e questo basti come esempio per diffidare dai singoli. Tutti sono pedine che compongono un puzzle, nessuno più importante o più grosso di altri. Le giuste responsabilità a tutti, nessuno escluso. Non serviranno rossoneri consapevoli di essere top o superiori. Gattuso predica una mentalità vincente e mai arrendevole. Da aggiungere a ciò, la consapevolezza di non essere la base e la pedina stellare del Milan. Bonucci docet.

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