Caldara out due mesi: il calvario non ha fine

Il calvario di Caldara sembra davvero non avere fine. Gennaro Gattuso infatti chiude la conferenza stampa post Milan-Sampdoria – la prima positiva dopo le due sconfitte consecutive contro Inter e Betis – con l’infelice notizia: “Per il problema al polpaccio Caldara rimarrĂ  fuori ancora due mesi”.

L’esordio in campionato con la maglia del Milan dunque è rimandato al 2019 a questo punto. E pensare che c’era così vicino un mese fa proprio contro la sua ex squadra, proprio in quella partita che ha dato inizio alle prime critiche nei confronti di Gattuso e che ha iniziato a far traballare la sua panchina. Presentato in pompa magna insieme a Higuain a fine luglio come compagno di reparto perfetto di Romagnoli, col quale avrebbe dovuto costituire la difesa del futuro – non solo rossonera, ma anche della Nazionale italiana -, da quando è a Milanello Caldara ha attraversato (senza finire ancora) una vera via crucis: prima lasciato fuori da Gattuso per motivi di natura tecnici, poi la pubalgia e ora l’infortunio al polpaccio.

Una tegola non solo per il giocatore, ma per lo stesso allenatore rossonero, il quale – nonostante non lo veda ancora troppo inserito nei meccanismi della difesa a 4 – si ritrova comunque con il solo Zapata – inguardabile in occasione dell’ultima gara di Europa League – a poter concedere un po’ di riposo a Romagnoli e Musacchio. Un vero guaio, considerando i molti impegni che attendono il Milan da qui alla fine dell’anno e una competizione europea che – disputandosi di giovedì – si fa sentire nelle gambe dei giocatori nei match di campionato del fine settimana. La panchina – giĂ  corta, non tanto a livello numerico bensì tecnico – continua ad accorciarsi. Noi ci portiamo avanti: “caro Babbo Natale, per favore, riportaci Caldara l’anno prossimo”.

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