I principali quotidiani odierni, nel trattare di Milan, soffermano la loro attenzione principalmente su Gigio Donnarumma, finito sul banco degli imputati per l’uscita a vuoto che ha permesso a Mauro Icardi di segnare il gol vittoria nel derby al minuto 92. La Gazzetta dello Sport, nella sua analisi, parte del presupposto che qualsiasi portiere – anche il più forte al Mondo – ha commesso nella sua carriera una serie più o meno ampia di errori da “campionato parrocchiale”. E quindi, crocifiggerlo per quanto accaduto domenica, è ingeneroso,soprattutto perchè una settimana prima contro la Polonia è stato autore di grandissime parate, decisive per la vittoria finale degli Azzurri.
E’ chiaro, però, che ogni errore di Gigio riapre un dibattito che ormai va avanti da tre anni, dato che quando si parla del talento di Castellammare di Stabia sempre impossibile trovare un equilibrio. I tifosi l’hanno presa male, facendo riaffiorare le questioni relative al lauto ingaggio che Donnarumma percepisce in rossonero dopo il rinnovo dello scorso anno. Ecco perchè il Milan sta facendo e far muro intorno al suo numero 99: nessuna panchina punitiva, Donnarumma resta il portiere titolare del Milan e domenica in campionato – dopo il turnover solito in Europa League – sarà regolarmente al suo posto contro la Sampdoria.
Gigio dovrà smentire coi fatti le critiche, dimostrando di essere quello che nell’annata di Mihajlovic allenatore stupì tutto il Mondo del calcio a soli sedici anni: La straordinarietà che deve diventare normalità , il processo di miglioramento che deve riprendere dopo essersi appiattito: un peso enorme sulle spalle larghe ma fragili di Donnarumma.
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