Milan, Elliott è la tua garanzia: i conti sono in rosso, ma il fondo americano ha la ricetta per far rinascere il club

L’edizione odierna di Tuttosport dedica un’approfondita analisi alla situazione economica del Milan, sulla base delle ultime novità apportate dal fondo Elliott. La prima modifica rilevante dopo l’uscita della famiglia Berlusconi e l’avvento di Yonghong Li prima e Paul Singer poi, è stata la modifica dell’esercizio sociale: non più il tradizionale anno solare (1 gennaio – 31 dicembre), ma la stagione sportiva (1 luglio – 30 giugno). L’esercizio 2017 è stato dunque elaborato soltanto per sei mesi, alla luce dei quali il risultato finanziario del club è “rosso” per 27,5 milioni di euro.

Nei mesi successivi, gli specialisti dell’hedge fund a stelle e strisce si sono messi subito al lavoro rimborsando innanzitutto  i due bond emessi presso la Borsa di Vienna con scadenza ottobre 2018: con questa operazione, il Milan si è di fatto liberato dei debiti finanziari, potendo dunque avere maggiore libertà di movimento. Con questa operazione, Elliott ha così investito finora 174 milioni nella ricapitalizzazione della società, al fine di garantire una rinnovata sostenibilità economica.

Parallelamente il fondo americano ha scelto l’alto profilo manageriale per riportare il Milan ai fasti di un tempo: ecco perchè è stato scelto come amministratore delegato Ivan Gazidis, proveniente dall’Arsenal con la missione dichiarata di far decollare i ricavi commerciali di Via Aldo Rossi. Ora il dirigente sudafricano dovrà recuperare il tempo perduto dalla gestione Yonghong Li: nel piano industriale 2017-2022 infatti, si era parlato chiaramente di un’espansione sui mercati asiatici, soprattutto su quello cinese. L’eredità di quel progetto fortemente voluto da Marco Fassone e David Han Li, è finora molto scarsa: un official partnership con l’azienda di acque minerali Alpenwater, un regional sponsor (Vwin, marchio leader delle scommesse sportive in Asia) e l’apertura di un ufficio commerciale a Pechino (Milan China), che però non ha portato i risultati tanto attesi. Negli ultimi mesi, i dirigenti rossoneri hanno incontrato i vertici della Mixi Lake Investments – società sotto il controllo dello Stato – per dare il via ad un accordo di cooperazione finalizzato alla realizzazione di nuove strutture sportive, che lanci finalmente il marchio AcMilan in tutto l’Estremo Oriente.

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